Karen Khachanov è pronta per le semifinali dell’Australian Open.
Ma ora viene accusato di un atto abominevole – per alcune parole che ha scritto sull’obiettivo di una fotocamera.
– Voglio solo esprimere il mio sostegno, dice.
Khachanov è nato in Russia ma agli Australian Open ha gareggiato sotto una bandiera neutrale.
Martedì era pronto per la seconda semifinale del Grande Slam della sua carriera. Il 26enne stava andando 7-6, 6-3, 3-0 contro la superstar americana Sebastian Korda, prima di soccombere a un infortunio.
Ma non è stata la qualificazione di Khachanov alle semifinali a fare la maggior parte dei titoli dei giornali dopo la vittoria, ma ha avuto a che fare con un messaggio che ha scritto su una delle telecamere dopo la fine della partita.
Hanno chiesto che fosse punito
Kachanov ha radici in Armenia, e dopo la partita ha scelto di inviare il suo sostegno alla Repubblica dell’Artsakh, nota anche come Nagorno-Karabakh, una regione separatista nel Caucaso meridionale che è stata fortemente contesa tra Armenia e Azerbaigian.
Il 26enne ha scritto, tra le altre cose: “Artsakh sta ancora andando forte” e “Continua a crederci fino alla fine”.
Ma il fatto che Khachanov abbia preso posizione per la regione, da mesi assediata dall’Azerbaigian, non è ben accolto dalla Federazione tennistica dell’Azerbaigian, che ora vuole punire la stella del tennis russo.
In una dichiarazione, hanno scritto che condannano l’azione, riporta il Daily Mail.
“La Federcalcio condanna questo atto e chiede che il tennista venga punito. L’International Tennis Federation (ITF) è invitata ad adottare misure rigorose per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro”.
Volevo solo mostrare forza.
Lo stesso Khachanov risponde alle accuse con calma.
– Ho radici armene da parte di mio padre, da parte di mio nonno e persino da parte di mia madre. Si dice che io sia mezzo armeno mail giornaliera.
– Volevo solo mostrare forza ed esprimere il mio sostegno alla mia gente. Questo è tutto, dice Khachanov.
In semifinale, affronterà Stefanos Tsitsipas, 18° numero 4 del mondo, il russo.
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