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Il libro evidenzia la collaborazione tra Montessori e Mussolini



Come poteva la pacifista ed educatrice Maria Montessori collaborare con il regime fascista? Un nuovo libro si concentra su Montessori come leader del movimento nell’Europa medievale. Sottolinea il ruolo che la critica culturale ha svolto nella travagliata alleanza del movimento Montessori con Benito Mussolini.

Nel libro Il movimento Montessori nell’Europa tra le due guerre, nuove prospettive (Palgrave Macmillan, 2022) Christine Quarfoot, docente di storia dei concetti all’Università di Göteborg, colloca Maria Montessori e il suo insegnamento in un contesto culturale e politico più ampio.

– La colloco nel dibattito ideologico nell’Europa tra le due guerre. Il suo grande impatto non è dovuto solo ai nuovi metodi di lavoro che ha introdotto nel mondo delle scuole dell’infanzia. Montessori ha diffuso una nuova visione di cosa significhi essere un bambino e ha trasmesso un messaggio culturalmente critico.

Il movimento Montessori sta guadagnando slancio
Il libro è nato in Italia all’inizio del secolo, quando Maria Montessori lavorava come medico e femminista. Quando il suo insegnamento prese piede nel 1907, era già un esperto opinionista e intellettuale pubblico.

– A parte il sistema educativo, come leader del movimento, avvia una visione del mondo in cui gli adulti inibiscono e opprimono sempre i bambini. Il suo insegnamento li renderà liberi. Nel dibattito della stampa contemporanea, il concetto è stato sviluppato Montessorismodice Christine Quarfoot.

Nello stesso momento in cui il movimento guadagnava terreno e si diffondeva a livello internazionale, scoppiava la prima guerra mondiale. Questo fenomeno rafforza la critica culturale di Montessori.

– Mette in discussione l’ideale dell’obbedienza e la mentalità del gregge – Che tipo di società sacrifica un’intera generazione di giovani? Contiene un pensiero radicale che mostra l’ideale fondamentale della libertà legato all’autonomia personale.

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Collaborazione con Mussolini
Tra gli anni 1924-1934, Montessori ha collaborato con Benito Mussolini. L’Associazione Italiana Montessori è sostenuta dal governo con corsi e riviste per insegnanti sponsorizzati. In retrospettiva, la collaborazione tra il pacifista Montessori e il regime fascista può essere vista come paradossale.

– Nel periodo tra le due guerre, sia i potenti che gli educatori credevano fermamente nel potere dell’istruzione di trasformare le persone. Montessori vede il piano di Mussolini per la rinascita dell’Italia come un tentativo compatibile con le proprie idee. La grande riforma scolastica e le iniziative comunitarie attuate dal regime sembrano averla colpita, afferma Christine Quarfoot.

I rapporti di spionaggio volevano “eliminare il Dottore”.
Per il regime fascista Montessori fu una figura importante e uno strumento di disciplina pedagogica. Christine Quarfoot descrive come la cooperazione sia diventata più complicata durante il difficile clima degli anni ’30.

– Nel 1934, durante la sua ultima apparizione durante un congresso Montessori sponsorizzato dal governo, fu scritto un articolo in cui Montessori veniva paragonato a un “cavallo di Troia” che si era infiltrato nell’Italia fascista con il suo messaggio anarchico. Una lettura più attenta dei rapporti dell’intelligence contemporanea rivela la convinzione che possiamo “eliminare la crescita” e avere un “montessoriismo senza Montessori”, afferma Christine Quarfoot.

Prima di lavorare con Il movimento Montessori nell’Europa tra le due guerre, Nuove viste Tra le altre cose, Christine Quarfoot ha passato in rassegna le riviste e gli ampi archivi italiani del movimento Montessori negli anni ’20 e ’30. Questo è il suo terzo libro su Maria Montessori e il suo primo in inglese.

Tappo:
Christine Quarfood, Tel: 031-786 4386, E-mail: [email protected]

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Hanna Erlingson
Corrispondente, Dipartimento di Letteratura, Concetti e Storia Religiosa, Università di Göteborg
Telefono: 076–618 5317
E-mail: [email protected]

Con 53.500 studenti e 6.500 dipendenti, l’Università di Göteborg è una delle più grandi d’Europa. L’attività è gestita da otto facoltà, la maggior parte delle quali si trova nel centro di Göteborg. L’istruzione e la ricerca sono ampie e di alta qualità, come dimostrano la pressione dei candidati e il Premio Nobel. www.gu.se. Seguici Cinguettio. Come noi Facebook. Seguici Instagram.

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