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I comuni italiani lanciano l’allarme: situazione caotica

Un’apparente mancanza di strutture e autorità che non sanno quanti migranti accoglieranno.

In Italia, i comuni avvertono di una situazione sempre più difficile poiché migliaia di migranti continuano ad arrivare a Lampedusa.

– La situazione è caotica, dice Matteo Bifoni, sindaco di Prato in Toscana.

Ogni giorno centinaia di migranti arrivano su autobus da Lampedusa verso le città di tutta Italia, senza che le autorità locali sappiano in anticipo quanti dovrebbero accoglierne.

Container e tende vengono montati nelle zone industriali, soprattutto di notte, per non attirare l’attenzione a causa della mancanza di locali.

Allo stesso tempo, in molte città italiane cresce il malcontento tra gli abitanti, che mettono sempre più in discussione la gestione dell’accoglienza dei migranti da parte delle autorità.

Dai comuni italiani arrivano critiche sempre più dure al governo del Paese, accusato di non avere un piano su come accogliere i migranti dopo la loro partenza dalla prima tappa a Lampedusa.

“Mancanza di accoglienza organizzata”

Secondo Matteo Biffoni, sindaco del PD socialdemocratico della città di Prado in Toscana, l’Anci, l’organizzazione di interesse per i comuni del paese responsabile anche dell’immigrazione, la situazione è sempre più insostenibile.

– Il problema più grande è la mancanza di un’accoglienza organizzata da parte dello Stato, mentre un gran numero di migranti continua ad arrivare in Italia. Ha detto che i comuni sono in una situazione confusa.

La mancanza di visione è un grosso problema. Secondo Bifoni ciò accade perché i comuni non sanno in anticipo quanti migranti accoglieranno.

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– Non sappiamo quanta gente parta da Lampedusa. A volte possono essere circa un migliaio, a volte circa 500. Ciò rende molto difficile per i comuni pianificare i ricevimenti, dice.

La mancanza di campus è un altro problema. Matteo Bifoni fa riferimento alla situazione nella sua città natale, Prato.

– Poiché tutti i campus sono occupati, stiamo cercando di trovare soluzioni alternative. Adesso a Pratto stiamo trasformando una parte dell’accoglienza per tossicodipendenti e alcolici in un centro di accoglienza per immigrati, dice.

– ma pianificare sempre giorno per giorno è molto faticoso.

Aumentano le critiche al governo

A metà settembre erano arrivati ​​in Italia quasi 129.000 migranti, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati del Ministero Civile di Roma.

Sulla scia dell’afflusso migratorio crescono le critiche al governo italiano di destra, sia all’interno del suo partito che all’opposizione.

Prima delle elezioni parlamentari del 2022, i partiti al governo hanno promesso, tra le altre cose, di impedire ai trafficanti di rifugiati di lasciare paesi come la Tunisia e la Libia.

Secondo Matteo Bifoni il governo non è riuscito ad affrontare la situazione.

– Ora ci troviamo in questa situazione molto seria. Dice che i loro continui tentativi di diffondere il loro messaggio sui porti chiusi non risolveranno i problemi.

“Sostituto non qualificato”

A giugno, il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi ha annunciato che i migranti che arrivano in Italia non dovrebbero rimanere nelle tendopoli conosciute come “Tendopoli” in attesa di asilo.

Ma se non si farà nulla per affrontare la situazione sempre più urgente, questa potrebbe essere l’unica opzione rimasta, afferma Matteo Bifoni.

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– Le tendopoli sarebbero una soluzione più radicale, ma se continua così, è inevitabile. Ma non è un’alternativa praticabile, dice.