Cannoni ad acqua, auto in fiamme, molti arresti e centinaia di feriti: la cosiddetta Giornata di Gerusalemme è iniziata con la violenza nella Città Santa. Oggi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite discuterà della crisi.
Domenica sera le forze di sicurezza israeliane e i manifestanti palestinesi vicino alla Porta di Damasco a Gerusalemme.
La situazione è stata caratterizzata da significative tensioni e molta violenza tra i manifestanti palestinesi e le forze di sicurezza israeliane durante la scorsa settimana.
Il lunedì è speciale, poiché Israele celebra allora l’occupazione di Gerusalemme nella Guerra dei Sei Giorni del 1967. Ma sembra anche esprimersi con sentimenti molto forti, e già domenica sera ci furono scontri. Gli arabi israeliani hanno manifestato anche a Nazareth e nel porto di Haifa, per esempio.
Secondo quanto riferito, diversi manifestanti sono stati arrestati dalle forze israeliane. La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che centinaia di persone sono rimaste ferite e sono state portate in ospedali regolari e in una clinica da campo allestita vicino all’Haram al-Sharif / Monte del Tempio, il luogo sacro attorno al quale ruotava la maggior parte dei disordini.
Ciò che ha portato allo scoppio della violenza è stata una causa per l’espulsione di palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah a nord-est di Gerusalemme. Ma nel disaccordo principale non ci sono ancora chiarimenti. Hamas, l’organizzazione palestinese che controlla la Striscia di Gaza, dice che gli israeliani stanno “giocando con il fuoco” mentre continuano a indurire Sheikh Jarrah. La politica israeliana è interpretata come un tentativo lento ma sicuro di espellere i palestinesi da Gerusalemme est, che secondo i piani di pace diventerà la capitale di una Palestina indipendente.
La violenza ha causato ansia in tutto il mondo e molte nazioni hanno chiesto alle Nazioni Unite di fare qualcosa. Le agenzie di stampa di New York hanno riferito che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres chiede a Israele di “esercitare la massima moderazione” contro i manifestanti e di “smettere di demolire case ed espellere persone”.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà più tardi oggi per discutere della crisi.
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