Il mondo del calcio è triste.
La stella del calcio italiano Gianluca Vialli è morta dopo una lunga malattia.
Ha vissuto fino a 58 anni.
Nel 2021 Gianluca Vialli è stato colpito per la seconda volta da un tumore al pancreas.
Nello stesso anno fa parte della squadra di capitani italiani che vince la medaglia d’oro agli Europei. Poi ha incontrato il suo ex compagno nel radar della Sampdoria, il capitano della Nazionale Roberto Mancini.
A dicembre, Vialli ha annunciato che si sarebbe dimesso dal suo ruolo in nazionale per concentrarsi sulle sue cure. Da allora le sue condizioni sono peggiorate e venerdì è arrivata la notizia della sua morte.
Carriera lunga e di successo
Vialli ha alle spalle una lunga e meritoria carriera da giocatore. Ha lasciato il segno alla Cremonese prima di trasferirsi alla Sampdoria, dove ha giocato tra il 1984 e il 1992. Lì lui e Mancini hanno formato un duo soprannominato “Goal Twins”. Nel 1991 hanno vinto insieme lo scudetto italiano.
I successi più grandi sono arrivati alla Juventus, con la quale ha vinto quasi tutto. Scudetto, Coppa di Lega, Champions League e Coppa UEFA.
La sua carriera al Chelsea si è conclusa nel 1999, dove in seguito è stato anche capo allenatore.
Vialli ha giocato 59 presenze con la nazionale italiana ed è stato coinvolto nella conquista della medaglia di bronzo ai Mondiali del 1990 in casa.
Gianluca Vialli ha 58 anni.
Le parole di Sven-Goran Ericsson: “Una persona meravigliosa”
La leggenda dell’allenatore svedese Sven-Goran Eriksson ha allenato la Sampdoria negli anni ’90. Purtroppo la notizia è arrivata.
– È molto triste. Adesso sta diventando un po’ ripetitivo. Prima Mihajlovic, poi Pelé e ora Vialli. È così tragico e le persone che ho conosciuto nel corso degli anni.
Ericsson non aveva Vialli come giocatore. È stato venduto alla Juventus per motivi finanziari nello stesso contesto in cui ha firmato per la Sampdoria. Ma ricorda chiaramente il loro primo incontro.
– Il proprietario, Paolo Mantovani, mi ha invitato in un hotel a Montecarlo. Quando sono arrivato mi hanno incontrato il titolare, Mancini e Vialli. Ho pensato: cosa faranno qui? Poi il proprietario disse: “Non so niente di calcio e non so quanto sia bravo Ericsson. Ma quei due hanno detto che saresti stato il prossimo allenatore. Allora dovrebbe essere così”. È stato un onore, dice Svenice.
Come lo ricordi?
– Da giocatore, insieme a Mancini, era probabilmente il migliore in Europa. Grazie a loro sono stati dietro il grande successo della Sampdoria. Come persona, era straordinariamente buono e gentile. Ci siamo conosciuti quando era alla Juventus, ma non ci sentivamo rivali. Era amichevole e lui veniva sempre a parlare. nessun cantante. Lui dice:
– Penso che oggi tutta l’Italia sia in lutto. Non solo Juventus e Sampdoria. Era tutta la nazionale. È tornato a casa dappertutto perché era così carino.
Immagine di copertina di Hugs Gave Us Life Itself – Leggi il documento di Eric Neiva su Vialli da UEFA Euro 2021