Il risultato è stato oltre le aspettative, con Clie Assouri che ha vinto la Premier League 3-0 e ha dimostrato perché è uno dei favoriti per l’oro del Campionato Europeo.
Ma soprattutto è stata una serata in cui hanno vinto tutti.
Se c’è una data nella storia fino all’inizio dell’epidemia, è questa. Non è finita, no. Ma è stato un grande momento per andare avanti e ricominciare a vivere attivamente.
Già di prima mattina i tifosi avevano iniziato a camminare verso lo stadio olimpico. Blu ma molti tacchini.
Era come se nessuno volesse perdere un calcio d’inizio per qualcosa di diverso da una partita e un campionato; Un nuovo inizio, rinascita. Dopo aver visto la TV in diretta, stavo al sole guardando i venditori per strada; Abbina magliette, sciarpe, panini e pizza, il vecchio Nick-Knox regolare. Persone, movimento, vita. Era come aprire una finestra contemporaneamente allora e adesso.
Non vogliamo niente di più di quello che pensavamo fosse perso. Ha toccato anche il cuore di un giornalista raffinato come me che ha visto e pianto la maggior parte delle cose di questo mondo.
La sera ero in Piazza del Popolo in Piazza del Popolo nel centro di Roma, a guardare la cerimonia di apertura del Campionato Europeo su un maxischermo.
Non c’era nessun altro in cui fossi allora.
Le restrizioni hanno fatto sì che la piazza abbracciasse solo una frazione di tutti i sostenitori e giornalisti. Ma già che c’eravamo siamo venuti per vedere l’inaugurazione sui grandi schermi, per ascoltare la potente canzone di Andrea Bocelli, e per vedere fianco a fianco i figli maggiori di Roma, Alessandro Nesta e Francesco Totti.
Il crepuscolo è sceso dolcemente su di noi, è stato suonato l’inno nazionale d’Italia, tutti hanno cantato insieme, le persone si sono abbracciate, sono d’accordo, ho avuto la pelle d’oca.
Non da ultimo quando ci è stato ricordato dal presentatore della trasmissione RAI su chi ha interpretato Gly Assuri questa sera: Tutti i medici, tutte le infermiere, i combattenti, i sofferenti, tutti quelli che abbiamo perso, i sopravvissuti e quelli che ora stanno provando.
Come un’ombra oscura, le tranquille strade vuote di Roma quando chiuse e sì, le lacrime sono venute quando ho visto la gente riprendersi la propria piazza e allungare le mani verso il cielo e gioire per la meta dell’Italia.
Il primo tempo è chiuso, la Turchia ha difeso con efficacia, diligenza, l’Italia ci ha provato invano.
Ma Robert Mancini ha chiamato tranquillamente per mezz’ora, e mentre parlava, i giocatori ascoltavano. Così l’Italia ha continuato la sua missione determinata e non ha potuto resistere alla stanca squadra turca.
Il primo gol è stato un gol personale, certo, ma poi Immobile e Insine si sono colmati, distruggendo ogni dubbio. 3-0, piatto pieno, jackpot e bingo. Questa squadra italiana non gioca; Se qualcuno si è perso il suo successo da quando è subentrato Mancini, dovrebbe averlo già indovinato. Un pazzo allegro patinato è stato poi intervistato e ha parlato di quanto fosse grande giocare di nuovo davanti ai tifosi per iniziare l’Europeo. Interrogato sul segreto dei successi italiani degli ultimi anni e su quello di stasera, è subito venuto alla ribalta: “Team”.
Ci sono sempre le stelle in Italia. Sotto Mancinis – un tempo discepolo di Sven-Goren Erickson – anche gli azzurri divennero un gruppo affiatato, dove nessuno veniva “nominato”. Tutti possono sedersi e mantenere il buon umore e tutti dovrebbero sapere che la squadra è più grande del sé. Tutti dovrebbero poter sognare e volare. Questa squadra italiana può volare su lunghe distanze.
Gli Europei sono appena iniziati, ma la canzone di Andrea Bocelli continua: “Al’Alba Winsor”, “Vincerò all’alba”. Abbiamo vinto tutti e questa sera, all’inizio degli Europei, finalmente abbiamo di nuovo speranza, speranza e amore.