Il primo ministro italiano Giuseppe Conte vuole vedere un “piano coraggioso” per salvare l’economia e la società del Paese, che è stata gravemente colpita dalle conseguenze della pandemia di Corona.
È stato il suo messaggio durante un incontro organizzato frettolosamente a suscitare aspre critiche da parte dell'opposizione.
I leader Ue devono “dimostrare di comprendere che si tratta di difendere interessi comuni” per superare la crisi italiana. Lo ha detto il primo ministro aprendo l'incontro tenutosi per cercare di capire come riportare in vita l'economia del Paese.
Matteo Salvini, leader del partito xenofobo Lega ed ex vice primo ministro, non ha partecipato all'incontro perché considerava l'incontro una trovata di pubbliche relazioni per il primo ministro.
Vi partecipano molti personaggi di spicco
L’Italia è stata colpita duramente dal punto di vista finanziario durante la pandemia di Covid, di cui si è parlato nel corso dell’evento al quale, tra gli altri, hanno partecipato in videochiamata i leader dell’UE Ursula von der Leyen, Paolo Gentiloni e Charles Michel, così come il capo del Fondo monetario internazionale. Kristalina Georgieva.
“Questo è il momento per sviluppare e attuare un piano di ripresa efficace”, ha affermato von der Leyen.
Ha aggiunto che la Commissione europea sosterrà l’Italia fino alla ripresa del paese.
Charles Michel ha affermato che “rafforzando l'Italia rafforziamo l'Europa”.
“Trasformare la crisi”
Conte ha annunciato la scorsa settimana di voler riunire “le forze più potenti del Paese” e raccogliere le idee più efficaci per aiutare l'economia dopo la chiusura generalizzata del Paese.
– Conte ha detto: – Dobbiamo cogliere l’occasione per trasformare la crisi in un’opportunità per rimuovere tutti gli ostacoli che hanno rallentato il movimento del Paese negli ultimi vent’anni.
All'inizio della settimana Matteo Salvini scriveva su Facebook che «l'unica cosa certa» dell'incontro è che c'è una crepa nel governo.
Correzione: In una versione precedente a Matteo Salvini veniva dato l'indirizzo sbagliato.