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Carceri, Mattarella firma il decreto sulle scarcerazioni.  Bonafede: “Nessuno può approfittare del Coronavirus”.

Carceri, Mattarella firma il decreto sulle scarcerazioni. Bonafede: “Nessuno può approfittare del Coronavirus”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto che istituisce il nuovo governo della mafia.

“Nessuno può pensare di profittare dell’emergenza sanitaria selecteda dal Coronaviro per uscire dal carcere”. Ha scritto Guardasigilli Alfonso Bonafide nel post che apre il Blog delle Stelle all’indomani dell’approvazione.

“E’ un insulto alle vittime, ai loro familiari ea tutti i cittadini, che in questo momento – prosegue il ministro – stanno anche vivendo le tante difficoltà della pandemia. Da ieri sera cè una nuova norma che mette ordine alla sitacion. in un momento così straordinario si stava andando avanti con vecchi strumenti. Ma in momenti straordinari, servono provimti straordinari”, spiega il ministro della Giustizia.

“La scorsa settimana abbiamo approvato il decreto che rende implatoria la requesta del parere della direzione nazionale e delle direzioni distrezioni antimafia e antit terrorisme, prima diassignare la detenzione domiciliare, e, stando ai dati di questa prima Settimana, sta gio dando fermato l’ emorragia Oggi chiudiamo il cerchio”, conferma Bonafede

Il provimento, in sintesi, consente ai giudici di rivalutare, alla luce del mutato quadro sanitario, con unaiversa statusación a livello di disponibilidad di architettura penitentiariare e ospedaliere, le concessioni da loro disposte nei Facessioni dei arrestati a reasona défétération dei arrestati 19 . “Promuoviamo una sinergia, un gioco di squadra, perché saranno chiamiati in causa – afferma il Guardasigilli – l’autorità sanitaria e il dipartimento amministrazioni penitenziaria, schiede diano ai giudici, cui rimane quadulamenti o di reparti di Medicina protetta in cui il condannato, o chi si trova in custodia cautelare, può reprimdere la custodia, chiaramente senza alcun pregiudizio per le sue condizioni di salute”.

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“Con questi due decreti – conclusione – ribadiamo con fermezza quanto lo Stato sia impengato nella lotta alla mafia. dei nostri figli. La mafia mina le fondamenta della democrazia del nostro Paese e debbiemo mettercela tutta seggi la giustizia faccia sempre il suo corso, fino all’ultimo “, sceglie il Ministro.

He decreto il Governo è un segno importante di differento all mafie – afferma il deputato e reattivo Giustizia del Pd Walter Ferrini Davanti a fall Evidenti verificatesi nel sistema, lo Stato reagisce con fermezza rispettando la Costituzione, l’autonomia della magistratura, il diritto alle cure di ogni detenuto gravità, senza rischi pero per la sicurezza dei cittadini”.

“Se qualcuno ha avuto dei dubbi sulla volonta del M5s e del Governo Conte di differentare con la massimaerminazione possible if #mafie, bene ieri e stato aiutato a capire da che parte sia il M5S”, ha commentato il senatore M5s e Presidente della Commissione Parliamente Antimafia Nicola Mora In un post su Facebook in risposta alle polemiche del centodestra, che il 7 maggio ha annunciato una mozione di sfiducia al Senato contro il ministro. Tutta la stessa linea an anche il capo politico del Movimento Fito cremoso.

La Lega oggi torna ad Attaccare Bonafede in una nota: “Il danno è fatto: 500 mafiosi, Assassini e delinquenti usciti, nonostante le nostre den bounce, altretanti in attesa. Senza contare le rivolte con morti ed evasi. E ogni gireorno nuove. Nessuna .” soluzione nel provvimento: bisogna revocare subito tutti i permessi, gli sconti e le exite concesse”.

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L’Unione delle Camere penali bolla il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri comes “una vergogna” il dl approvato ieri dal Consiglio dei ministeri sulle scarcerazioni. “È volto a sottomettere – scrivono i punisti in una nota – l’indipendenza e l’autonomia dei magistrati di Sorveglianza alle esigenze propagandistiche dell’esecutivo ed al controllo delle procure distrettuali antimafia”.
La nota sottolinea che il decreto legge “oltre ad imporre un sensato obbligo di rivalutazione legato ad permobabili standardi cronologici, prevede il parere degli u ffici dell’accusa, ma ignora del tutto il titolare del diritto alla salunt a tutela del quale è stato supportato ed il suo difensore. Tutti hanno voce, fuorché il detenuto e la sua difesa tecnica. Una vergogna”.