Niente affatto, afferma Lars Söderfjell, direttore azionario della Oland Bank.
Atlas Copco è scesa di quasi il 5% alla Borsa di Stoccolma, così come le azioni di ABB, membro del settore, e del colosso dei cuscinetti a sfere SKF, anch'esse in ribasso del 4%.
Quando le società di ingegneria hanno mostrato le loro carte questa settimana, il verdetto è stato duro, con i prezzi per molti giocatori in calo significativo. In molti casi, sia i volumi che i profitti sono stati inferiori alle aspettative e, per Atlas Copco, si è trattato anche di accettare ordini inferiori alle aspettative.
Per la Borsa di Stoccolma è particolarmente importante il settore delle officine e per questo motivo sono colpiti in misura maggiore molti piccoli risparmiatori che possiedono, ad esempio, fondi indicizzati mirati proprio alla Borsa di Stoccolma.
suonerie abbassate
Lars Söderfjell però minimizza le possibili conseguenze e teme che possa essere un segno di una ricaduta imminente.
“Si tratta più del fatto che hanno avuto buoni risultati per diversi trimestri consecutivi, quindi il mercato ha inviato multipli degli utili (gli utili attesi dalla società per il prossimo anno in relazione alla sua capitalizzazione di mercato). opportunità anche marginalmente”.
Il rallentamento economico è stato una realtà negli ultimi trimestri, ma Lars Söderfjell ritiene che, dopo la pubblicazione dei rapporti intermedi per il secondo trimestre, questi siano comunque la prova di una qualche forma di atterraggio morbido per l'industria metalmeccanica.
“Vediamo stabilità in molte aziende”, afferma, citando come esempio il produttore di autocarri Volvo.
“La domanda di trasporti è solitamente un indicatore precoce e Volvo sta addirittura registrando un aumento. Sembra che il peggio sia alle spalle.”
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