Sulla scia della crisi del Corona, le si aprono nuove opportunità per recuperare le forze perse.
“Il pericolo è grande che la mafia cresca. Lo Stato deve fare di tutto ora per aiutare aziende e privati e prevenirlo”.
Parole di avvertimento del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ieri ha detto in un’intervista a La Repubblica Ha parlato di come la mafia avanza le sue posizioni.
Dieci milioni sono a rischio povertà
Viene comunemente definita “l’azienda più grande d’Italia”. Mafia, criminalità organizzata. È composto da più di 700 gruppi, con famiglie e clan, la maggior parte dei quali fanno parte dei tre principali gruppi mafiosi: Cosa Nostra siciliana, Camorra napoletana e ‘ndrangheta calabrese.
La crisi del Corona significa che più di dieci milioni di italiani sono a rischio povertà. Qualcosa a sua volta offre alla criminalità organizzata l’opportunità di aprire nuove porte e cercare di riconquistare il terreno e il potere perduti.
La ‘ndrangheta è la mafia più riservata e per molti meno conosciuta, ma quella finanziariamente più riuscita con ingenti introiti dal traffico di armi e droga.
Secondo l’agenzia italiana antimafia DIA, il fatturato della ndrangheta nel 2019 è stato di oltre 600 miliardi di corone svedesi. La maggior parte del denaro proviene da operazioni nel nord Italia. Perché anche se le basi mafiose sono nel sud storicamente povero e disagiato, i soldi sono al nord, non da ultimo in Lombardia, il centro finanziario d’Italia, con più di 10 milioni di abitanti, la regione più popolosa e ricca del Paese .
È possibile ottenere borse di studio
Quando l’Italia ora deve cercare di rimettere in moto l’economia e dovrebbe anche ricevere miliardi di sostegno dall’Unione Europea, il ministero dell’Interno del Paese, così come Europol, avvertono che la mafia cercherà di ottenere sovvenzioni e denaro per investimenti in in vari modi tramite società di comodo, riciclaggio di denaro e altre cose.
Allo stesso tempo, il suo potere cresce anche a un livello più piccolo, poiché sia i privati che le piccole imprese familiari ricevono assistenza e prestiti, rischiando così di essere associati alla mafia.
Già a marzo sono arrivate direttive al ministero della Pubblica Sicurezza della Pubblica Sicurezza, di condurre subito un’indagine per scoprire come la mafia possa approfittare della crisi e poi iniziare a lavorare per affrontarla.
Quindi la consapevolezza dei rischi è grande, e quanto lontano si arriva dipenderà, tra le altre cose, da quanto sarà profonda la crisi economica post-Corona.
Direttore del programma: Johan Rebus.