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Un numero record di 120 milioni sono in fuga forzata

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Un numero record di 120 milioni sono in fuga forzata

Giovedì viene presentato il Global Trends Report annuale dell'UNHCR, che stima a 117,3 milioni il numero di persone costrette a fuggire all'inizio dell'anno. Si tratta del 12° aumento annuale consecutivo, secondo l'UNHCR, e a maggio è aumentato di altri 3 milioni di persone.

Dietro questi numeri oscuri e crescenti si nascondono innumerevoli tragedie umane. Il commissario per i rifugiati Filippo Grandi ha affermato in un comunicato stampa che questa sofferenza deve spingere il mondo ad agire rapidamente per affrontarne le cause profonde.

– È giunto il momento per le parti in guerra Rispettare le leggi fondamentali della guerra e il diritto internazionale. Senza una migliore cooperazione e sforzi coordinati per affrontare i conflitti, le violazioni dei diritti umani e la crisi climatica, il numero degli sfollati continuerà ad aumentare.

La terza guerra civile del Sudan è iniziata nell’aprile 2023 e ha portato alla più grande crisi di rifugiati al mondo.

Immagine: Sally Hayden/SOPA Images/Shutterstock

Senza lavoro arriva L’UNHCR avverte che la situazione continuerà a peggiorare, il che a sua volta porterà a maggiori sofferenze e costosi sforzi umanitari. Per l'agenzia per i rifugiati Bilancio 2024 Richiede circa 111 miliardi di corone, che è paragonabile a soli 38 miliardi di corone dieci anni fa.

La ragione principale dell’aumento quest’anno è la rapida escalation del conflitto in Sudan, secondo l’UNHCR – all’inizio dell’anno c’erano quasi 11 milioni di rifugiati nel paese. Citiamo anche il Congo-Kinshasa, il Myanmar e ora anche Gaza, dove circa 1,7 milioni di persone, ovvero il 75% della popolazione, sono state costrette a vivere come rifugiati.

Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Fotografia: Alexander Mahmoud

– I rifugiati e coloro che si prendono cura di loro hanno bisogno di solidarietà e di aiuto. Possono contribuire alla società e lo fanno quando sono inclusi. L’anno scorso milioni di persone hanno potuto tornare alle proprie case, il che rappresenta un importante segno di speranza. Filippo Grandi dice: Le soluzioni ci sono, ma serve un impegno concreto.

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