Ricordiamo tutti la classica corsa di cinque miglia di Johan Olsen nel 2013, giusto?
Lo svedese ha poi portato a casa un’impressionante medaglia d’oro in Val di Fiemme.
Ma nonostante il suo incredibile impegno, si è rivelata solo un’altra gara della sua carriera.
Johan Olson, 42 anni, ha al suo attivo due ori SM, due ori WC e due ori olimpici, tra gli altri. Ha salvato uno degli ori mondiali nel 2013 quando ha completato una super gara di oltre cinque miglia sulla Val di Fiume italiana in una gara che rimarrà per sempre nella storia dello sport svedese.
Campione di “falsa distanza”.
Ma nonostante quella classica gara del 2013, c’è un’altra gara di cui Johan Olsen ha qualcosa in più, anche se è difficile da immaginare.
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Due anni dopo quell’oro nel 2013, era di nuovo tempo per il WC, questa volta in casa a Falun. Ma lì il titolo di campione del mondo sarà difeso a una distanza diversa, cioè 15 chilometri invece di 50.
– Ho creato molti incubi cercando di proteggere il mio oro di cinque miglia. Avere regnato come campione del mondo per così tanto tempo sarebbe stato un enorme traguardo. Anche se ho difeso la “distanza sbagliata” nel Falun, ha detto Olson in una precedente intervista. Lunghezza.
“La cosa più bella della mia vita”
Perché dopo essere arrivato “solo” terzo alle cinque miglia, anche se su una distanza diversa, è stato nuovamente campione del mondo.
– cinque miglia a cui puntavo e il fatto che nonostante fossi nella posizione migliore non potevo assicurarmi l’oro ha creato una delusione di fondo. Le condizioni erano contro di me quel giorno, dove era molto bagnato e molto pesante. Dice che è impossibile essere il primo ministro.
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Ma ha vinto nella 15 km stile libero. Johan Olsen ha fatto una gara fantastica e ha vinto con 18 secondi di vantaggio sul francese Maurizio ManifestoCon questo ha portato a casa il secondo oro mondiale della sua carriera.
– Ho fatto una gara meravigliosa. Gli ultimi tre chilometri sono stati davvero buoni. Guidano forte, vanno piano in curva, dove devi andare molto veloce. “Quando ero seduto al posto di guida, ho sentito che dovevano andare molto veloci per colpirmi”, dice.
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È anche la gara che sente di più Olson quando ripensa alle sue vittorie.
– Vincere l’oro nel Falun è stata la cosa più emozionante della mia vita. Indipendentemente dallo sport che pratichi, vincere in casa è qualcosa che sogni da bambino. È quello che succede quando calci un pallone contro un muro seguendo gli applausi della folla. E poi stare di fronte a 50.000 spettatori con le mani al cielo e la folla che applaude, ti rendi conto che non lo rivivrò mai più. È davvero un sogno che si avvera, conclude Olson.