domenica, Novembre 24, 2024

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Misura di squilibrio macroeconomico: il Consiglio adotta conclusioni

Il Consiglio ha adottato le conclusioni sugli approfondimenti 2022 nell’ambito della Procedura per le interruzioni macroeconomiche.

Consiglio per gli Affari Economici e Finanziari

  1. È stato riferito che mentre l’economia dell’UE si sta riprendendo dalla crisi del COVID-19, l’incertezza rimane elevata, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e di altri effetti della guerra aggressiva della Russia contro l’Ucraina; sottolinea che la piena e rapida attuazione del meccanismo per la ripresa e la resilienza attraverso le riforme pianificate e gli investimenti nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza è fondamentale e aumenterebbe la resilienza delle economie dell’UE, migliorerebbe la crescita potenziale e ridurrebbe le vulnerabilità macroeconomiche;
  2. sottolinea l’importanza del continuo e stretto coordinamento delle politiche economiche nell’Unione europea e del lavoro continuo per individuare, prevenire e correggere gli squilibri macroeconomici che incidono negativamente sulle economie degli Stati membri, dell’Unione economica e monetaria o dell’Unione nel suo insieme; accoglie con favore la pubblicazione degli esami approfonditi del 2022 nel contesto della conduzione degli squilibri macroeconomici;
  3. osserva che, con la ripresa nel 2021, gli squilibri macroeconomici complessivi hanno ripreso a diminuire, dopo la battuta d’arresto causata dalla crisi del Covid-19, sebbene in un contesto di grande incertezza; Rileva che il rapporto debito pubblico/PIL rimane elevato e ben al di sopra dei livelli pre-Covid-19 (nonostante alcuni cali), principalmente a causa degli effetti della recessione indotta dalla pandemia e del sostegno pubblico necessario per mitigare gli effetti . shock e sostenere l’economia. Osserva che il debito privato si è sviluppato in modi diversi negli Stati membri; Sebbene il debito privato sia diminuito nel 2021 nella maggior parte degli Stati membri, è ancora alto e in molti casi al di sopra dei livelli pre-COVID-19; afferma che l’aumento dei prezzi esercita pressioni sul reddito reale, il che, insieme a condizioni di finanziamento più rigorose e fluttuazioni dei tassi di cambio, può portare a un ostacolo al debito delle imprese, delle famiglie e dei governi, cosa che in futuro dovrebbe essere attentamente monitorata;
  4. Si nota che le posizioni estere stanno nuovamente migliorando; Il disavanzo delle partite correnti di alcuni paesi mutuatari con turismo transfrontaliero è leggermente diminuito, ma è ancora più alto di quanto non fosse prima del COVID-19; Rilevando che alcuni paesi membri registrano ancora ampi avanzi delle partite correnti nonostante alcuni tagli temporanei durante la pandemia, che potrebbero avere effetti transfrontalieri; Le esposizioni finanziarie negative più significative hanno iniziato a migliorare nel 2021; osserva che è probabile che l’aumento dei prezzi all’importazione di energia e materie prime incida sui saldi delle partite correnti; sottolinea la necessità di monitorare da vicino gli aumenti salariali e l’andamento dell’inflazione che possono portare a problemi di competitività, anche nella zona euro;
  5. Il forte aumento dei prezzi delle abitazioni si osserva in molti Stati membri, con una domanda elevata e un’offerta limitata; riconosce che le famiglie e le banche possono essere più vulnerabili alle correzioni al ribasso dei prezzi delle abitazioni, soprattutto negli Stati membri in cui vi sono forti indicazioni che i prezzi delle abitazioni siano sopravvalutati mentre l’indebitamento delle famiglie è elevato e in aumento;
  6. Riconosciamo la resilienza del settore bancario durante la pandemia e le sue conseguenze grazie alle precedenti riforme; Osserva che la volatilità dei titoli di Stato può essere una potenziale vulnerabilità a breve termine, che richiede un attento monitoraggio; Notando che gli Stati membri con molti vecchi prestiti deteriorati hanno continuato a ridurre, a volte in modo significativo,
  7. chiede una vigilanza tempestiva e, se necessario, un’azione politica tempestiva sull’aumento dell’inflazione, principalmente a causa del forte aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari e delle forti interruzioni dell’offerta e della domanda, al fine di fornire una protezione mirata e temporanea per i più vulnerabili e prevenire : squilibri nell’incidenza e deterioramento dell’aggregato economico; sottolinea l’urgente necessità di affrontare le sfide in corso della trasformazione verde e digitale, compresa la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e lo spostamento delle importazioni di combustibili fossili dalla Russia, al fine di rafforzare la resilienza delle economie dell’UE e ridurre gli squilibri macroeconomici attuali e futuri,
  8. concorda nell’analisi svolta dalla Commissione nell’IDR 2022 sul fatto che l’Irlanda e la Croazia non presentano più squilibri; Riconosciamo che il rapporto debito/PIL è diminuito significativamente nel corso degli anni in questi Stati membri e continua a mostrare una forte tendenza al ribasso; concorda sul persistere di squilibri eccessivi tra Grecia, Italia e Cipro; concorda sul fatto che Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia continuano a presentare squilibri,
  9. tiene conto del fatto che gli esami approfonditi 2022 forniscono un’analisi completa e di alta qualità della situazione specifica per paese in ciascuno Stato membro esaminato; osserva che la Commissione ha utilizzato strumenti analitici pertinenti, integrati da analisi qualitative complete, alla luce delle sfide specifiche di ciascuna economia; accoglie con favore la maggiore enfasi sulle analisi lungimiranti alla luce dell’elevato livello di incertezza e della valutazione dei pertinenti settori politici; conferma che la valutazione degli impatti transfrontalieri rimane pertinente;
  10. afferma che la procedura di squilibrio macroeconomico è una procedura chiave nel semestre europeo; chiede il proseguimento dell’attuazione della procedura per gli squilibri macroeconomici, compreso un attento monitoraggio degli squilibri esistenti e potenziali nuovi, distinguendo tra fattori ciclici e strutturali, progressi ed esigenze politiche; sottolinea l’importanza di revisioni multilaterali tempestive, regolari e complete degli squilibri macroeconomici e la necessità di integrare ulteriormente le analisi di sensibilità per tenere conto dell’ambiente globale in rapida evoluzione e imprevedibile. sottolinea, fatti salvi i risultati dell’Economic Governance Review, la necessità di riprendere il tradizionale calendario del semestre europeo, compresa la pubblicazione anticipata di approfondimenti;
  11. ribadisce che l’intero potenziale dell’azione per gli squilibri macroeconomici dovrebbe essere sfruttato in modo trasparente e coerente che garantisca la responsabilità degli Stati membri per l’azione e che la procedura per gli squilibri eccessivi dovrebbe essere attivata ove opportuno; osserva che, date le circostanze, la Commissione non ha ritenuto opportuno procedere con la procedura in caso di menomazioni eccessive; Continua dicendo che quando scopre che uno Stato membro ha squilibri eccessivi ma non propone al Consiglio di procedere con gli squilibri eccessivi, dovrebbe giustificarlo in modo chiaro e pubblico; Ricorda che il Consiglio discuterà le misure degli squilibri macroeconomici nell’ambito della revisione della governance economica.
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sfondo

Il semestre europeo è stato introdotto nel 2010 e consente agli Stati membri dell’UE di coordinare le proprie politiche economiche, occupazionali e finanziarie durante tutto l’anno e di affrontare le sfide economiche che l’UE deve affrontare.

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