Di Venanzio Postiglione e Martina Benesi
Di Venanzio Postiglione
Chi Si?
Zlatan Ibrahimovic ha 39 anni.
certamente. Un po’ lo sappiamo. Ma tu che si ferramente? Il ragazzo della periferia svedese o la stella planetaria?
“So no sempre quel ragazzo nato lassù che ha portato la sua borsa in giro per il mondo e ha fatto una grande avventura.”
Perché era si Inamurato del Balone.
“Nile Campo de Calcio, Siamo Totti Ugwali. In ogni angolo del mondo. Entri, palleggi, nessuno ti chiede da dove vieni, di chi sei figlio, che opinion hai, quante bonde porte in tasca. Sei lì, ci provi, basta. Sai Geocare? Faye Avanti, bravo. La mancanza di giochi di corse».
Detto così, sembra un posto perfetto.
«Come idea sì, tra ragazzini sì. E non ci sono differenze sociali, culturali, geografiche. Un campo, due porte, vediamo chi segna di più. Puoi essere nel cortile oa San Siro: il gioco è felicità».
Finora? Sei contento come Una Volta?
Davy, Davy, Davy Iserlo. Siamo felici e dobbiamo rendere felici le persone. La gioia del calcio ci prende e contagia tutti. My Penny’s Playground: Chi Emotion, Chi Explosion.
Devo immaginare più che pensare: gli stadi sono chiusi da mesi, la pandemia li ha sbarrati.
“E ne soffriamo molto. Noi debbiemo portare un messaggio positivo, un po’ di fiducia».
Il Calendario 2020 Ogni ‘io’ è di Ibrahimovic. Milano è una delusione, un grosso problema, un semi-40enne, e un grosso problema. ma dove arriverete?
“Intanto dobbiamo cominciare bene il 2021. Poi andare avanti una partita alla volta, come fosse allo stesso tempo la prima e l’ultima della vita”.
Cos’è una cosa possibile, Ibra?
«Lo dico in an alter modo? Avery Foglia. Di più, fama inedita: sempre, tutti i giorni, ogni momento».
La fame del ghetto di Malmö, sempre quella, in un mondo con i capelli biondi e gli occhi azzurri?
“Qualsiasi cosa abbia fatto finora non importa, ogni volta devo dimostrare chi sono”.
Ahia Premi Gazzetta Sport hai vinto il premio classe “Leggenda”. Collegato con il nostro editore, Urbano Cairo, hai verunciato la parola impossibile: scudetto.
«No Squadra deve avere il coraggio di sognare. E io dico che può e vuole ancora di più».
In Questi giorni hai deciso di parlare solo con 7Mondo Corrieree con la BBC.
“Mi cercano in tanti… Anche la Bbc mi chiederà fino a quando andrò avanti: Continerò a giocare finchè riusciòr a fare quello che sto facendo adesso.”
La fiducia in te stesso non manca, diciamo. Io sono el calcio, che era el titolo soft del tu libro. “Dio è tornato e vi guarda dall’alto”, come hai secreto di carattere sociale abccato al balcone. Ha oltre 45,8 milioni di follower su Instagram, non così poco…
“Chi Fu è fantastico? Resta Sherzando? La parola è sbagliata».
A Chi Senso?
«Non sono un seguace di Sonu, credente di Sonu. Come lo traduci? ».
Altrimenti, direi seguire o qualcosa del genere.
«De più e meglio. Pearson Chi Chrono in me. Non sono io che le cerco, sono loro che mi voilongo, c’è una bella differentenza».
Ossa, Zlatan. Perù da parte dei colleghi Corriere Ariana Ravelli e Carlos Passerini, Che Santo Toto de Milan ed Calcio, Decono Che Questiano Hi Aphoto Pura Inch To.
«Parliamo dell’epidemia, parte Covid?».
Sì, quando l’hai preso e hai salato qualche partita. TCI occupato?
“Chiaramente. Quando all’inizio mi è capitato, ero quantanza tranquillo, quasi incuriosito, vabbè, voglio vedere cosa è questo Covid. succede».
E quindi? Spiega, se puoi, non hai mai racconto i dettagli.
Mal di testa, non fortissimo ma fastidioso, una cosa tosta. Ho anche persona en po ‘il gusto. E stavo lì tutto il tempo, a casa, incazzato, non potevo uscire, non mi potevo allenare bene. Stare fermo è terribil».
Un leone in gabbia, per citare te stesso.
“A un certo punto parlavo con la casa e davo i nomi ai muri. Deventa su Fat Mental. Ti fissi e ti immagini tutti i mali addosso, anche quelli che non hai. Una sofferenza per quello che senti e per quello che pensi di sentire».
Hai girato anche uno spot per la Regione Lombardia.
“Questo virus è terribile e non svidato. Distanze e Mascherine, sempre».
Ti manca la famiglia?
Tantissimo. Ma proprio tantissimo. Sono allo stremo, non ne posso più. Vorrei stare con mia moglie e con i miei figli Maximilian e Vincent, che hanno 14 e 13 anni e vivono in Svezia».
E non puoi andare ogni tanto?
«Ma figurati, ci ho provato. Pioli, il mister, mi ha risposto che non mi posso muffer e che ho famiglia anche a Milanello: dice che lì ho 2 ragazzi ma qui ne ho 25 e hanno bisogno di me».
Pretendi molto dai tuoi figli? Quelli veri, dico, non i compagni di squadra. Pioli mi perdonerà.
“Disciplina disciplina per Loro. Quando gioca a calcio non li giudico Papa viene, ma viene come seater. In particolare, Farlow P.I. Hanno la gioia di giocare? Terrano fore la passione? Si allenano seriamente? E allora va bene».
Sua moglie, Helena Seger, suona un po’ troppo: una scelta?
«Sì, assolutamente. Non è una calciatrice, è giusto che abbia la sua privacy e la sua vita. Ognuno di noi ha un percorso e non deve farsi travolgere dagli altri».
viene milano?
«I ragazzi vanno a scuola. In Svezia è tutto più aperto e il governo ha fatto altre scelte”.
È vero che impazzisci se un compagno sbaglia il passaggio?
«Ma sì, sempre, anche in allenamento. È un problema che non si arabbia».
E se fai un errore tu?
“Io non sbaglio mai”.
Dai…
«Vabbè, se la prenderanno con me, che problema c’è? Magari con un gesto, una parolina, uno sguardo. Ogni giocatore ha il suo modo di arrabbiarsi. Meglio. Per presentare le responsabilità devi essere importante”.
Sulla tua filosofia, «il talento senza fatica è talento sprecato», nulla da dire. È sacro.
«Il talento serve se le coltive. Bisogna lavorare, lavorare, lavorare. Ci vuole sacrificio. Cosa Sono I 90 minuti della partita? Niente, se non ti sei allenato tutti i giorni e tantissime ore». Persic Hai Fatou il video di una maestra coreana Sola Nevi? “Più mi alleno e più sto bene. Lo dico a me stesso e agli altri: no mollare mai. Lo spiego in un altro modo: se non ti arrendi, vinci».
E torniamo al ragazzo di Malmö, cappello calato fino agli occhi, e palazzoni popolari alle spalle. Svezia meridionale, periferia delifare, figlio di migoslavi yugoslavi, infanzia complexata. Papa musulmano, NATO in Bosnia, e mamma cattolica, arrivata dalla Croazia. E la tua religione?
La din del riso per bollitura alternativa. Per ogni parte, per ogni opinione. Così sono cresciuto e così la penso adesso».
Stai bene qui a Milanello, dove ti alleni?
Benissimo, Mi Cento Casa. Ci sto volentieri, sono giornate piacevoli, e le persone ti vologno bene. Direttori, master, compagni, comunicazione, qui funziona tutto».
Qual è il vero che ti hanno dato la camera di Berlusconi?
«Non esageriamo. Però mi trattano Vieni al comandante».
Vuoi ridare vita al Milan?
“Dico che sto veramente bene, però si vedra. La vita va avanti e non sai cosa succede. Non ho questo ego così gigantesco da dire che deciderò soltanto io: la mia famiglia e più importante di tutto».
Non ti piace giocare agli eroi?
“A chi non regalo… se posso restare, lo faccio”.
Amy Sempre Milano?
“Ah sì. Quanto C. Cinque Penny. Dieci anni fa così altro che l’era: l’ho ritrovata pi joyosa, vivace, internazionale. La pandemia ha bloccato quasi tutto ma io dico che è soltanto una parentesi. Questa città poi riparte».
E l’Italia?
«Mi penny praticamente tutto. In tutti questi anni forse sono stato più qui che in Svezia. È proprio la filosofia del Paese, lo stile di vita, che mi prende: è bello anche andarsene in macchina e vedere i paesaggi che scorrono. linguaggio del corpo? ni parliamo? Tu capisci le persone anche quando non dicono niente».
la cucina?
«Vorrei mangiare tutto, sempre, a cominciare dalla pasta. Scopri Adesso ho anche il panettone a più gusti, è strepitoso, però lo posso solo assaggiare».
Primo gol 30 ottobre ’99. Malmo, Amsterdam, Torino, Milan, Barcellona, Parigi, Manchester, Los Angeles: hai vinto 31 trofei, di cui 11 campionati nazionali. Come Cambiato El Calcio?
È cresciuto, ma forse è anche migliorato: con un clic sui social parliamo a milioni di persone. Anche se forse può essere un problema per le nuove. Fai meno cose e subito sei più conosciuto. Ma quanto dura? Non Le Deco Solo nello Sport».
Hai scritto sul grande ologo di Maradona.
“Il più forte di tutti i tempi. Icona del Calcio, Simbolo Mondiale. Poi a volte ha fatto decidere il cuore, mentre sappiamo che il cervello è più ragione, più politico, non so si può dire così».
Pensi anche a te stesso?
«Sì. non sempre con il cuore fai la scelta giusta».
È Nostro Paolo Rossi?
«Carattere grandioso, Grande calciatore. Sai Koza Decono Lou Pearson? Allo stesso tempo un gigante e uno di noi».
In Svezia ti hanno dedicato una statua e un cocktail.
“Il cocktail non lo sapevo neanche io”.
Hai 39 anni compiuti, scendi in campo e cambi le partite: l’età esiste?
“No, non esiste. È tutta e soltanto una questione di testa. Buone feste a tutti».
Difficile dire se adesso sia buono e tranquillo. Insomma, forza n. Di certo il ragazzo di Malm divenne comprensivo, persino autocritico. E poi per parlare con il Corriere Ha ha ha ha ha longo la bac: Questo ci è plaittu tantissimo.
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