All’inizio dell’anno vi avevamo raccontato che Volvo Cars stava ristrutturando lo stabilimento di Tarslanda con due enormi macchine in grado di stampare componenti di alluminio di grandi dimensioni, sostituendo il tradizionale assemblaggio da 70 a 100 componenti. La tecnologia offre molti vantaggi, tra cui minore complessità, minori costi di produzione, minore impatto ambientale, peso ridotto del veicolo e auto più resistenti agli urti grazie ai miglioramenti strutturali. “Il più grande cambiamento tecnologico da quando siamo passati dal legno all’acciaio”, ha investito Volvo.
Le macchine per pressofusione per Dorslanda sono fornite dalla Swiss Buhler.
Ora Volvo ha ordinato altre due grandi macchine per pressofusione, chiamate Gigapress, ma questa volta dal produttore italiano Itra, lo stesso fornitore che ha già fornito a Tesla 14 macchine. Le nuove gigapress di Volvo sono due cosiddette presse da 9.000 tonnellate, le stesse dimensioni delle gigapress che assemblano il Tesla Cybertruck ad Austin, negli Stati Uniti.
Nell’immagine sopra si capisce chiaramente quanto siano gigantesche le macchine. Gigapress è, almeno, un nome appropriato.
Idra scrive che due Gigapress saranno consegnate al nuovo stabilimento Volvo Cars in costruzione a Košice, in Slovacchia. Alimentata da energia a impatto climatico zero, la fabbrica dovrebbe produrre auto elettriche a partire dal 2026. La capacità annua sarà di 250.000 auto.
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