Ora i ricercatori dell’University College Cork (UCC) hanno esaminato questa vivace città di microrganismi che vivono nel nostro intestino e hanno scoperto un importante legame tra alcuni batteri intestinali e la perdita delle funzioni cognitive.
I batteri distruggono la memoria
Lo studio mostra che i pazienti con Alzheimer hanno più batteri nel loro microbiota intestinale che aiutano l’infiammazione.
Secondo i ricercatori, questi batteri sono direttamente collegati al deterioramento dello stato cognitivo dei pazienti.
I ricercatori hanno raccolto campioni di feci di 69 persone con malattia di Alzheimer e 64 persone sane, in modo da poter trapiantare microbi da intestini malati e sani in 16 topi sani.
Quando i ricercatori hanno trasferito i batteri infetti ai topi, i giovani roditori hanno iniziato a mostrare i classici sintomi della malattia di Alzheimer, come la perdita di memoria.
“Abbiamo visto che gli animali con batteri intestinali di persone con Alzheimer producevano meno nuovi neuroni e avevano una memoria più scarsa”, ha detto Yvonne Nolan, professoressa di anatomia e neuroscienze all’UCLA e coautrice dello studio. comunicato stampa.
Ricerca precedente Le prove hanno dimostrato che i cambiamenti nel microbiota intestinale sono un potenziale fattore di rischio per la malattia di Alzheimer. Ma questa è la prima volta come ricerca Stabilisce un contatto diretto Tra la composizione dei microrganismi intestinali e lo sviluppo della malattia.
L’intestino dovrebbe essere esaminato in modo tempestivo
I risultati potrebbero essere utilizzati per rilevare la malattia di Alzheimer prima che compaiano i sintomi, identificando tempestivamente i batteri infiammatori nel microbioma intestinale.
“Le persone affette da Alzheimer vengono solitamente diagnosticate durante o dopo la comparsa dei sintomi cognitivi, il che potrebbe essere troppo tardi per molte opzioni terapeutiche”, afferma il professor Nolan. “Comprendere il ruolo del microbioma intestinale prima che si manifestino i potenziali sintomi potrebbe aprire la porta a nuove scoperte”. trattamenti.”
La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza. Demenza è il termine generale per indicare la perdita di memoria e altri disturbi cognitivi abbastanza gravi da interferire con la vita quotidiana.
Con l’invecchiamento della popolazione, una persona su tre nata oggi rischia di sviluppare la malattia di Alzheimer. Lo dice l’Associazione Alzheimer.
“Evangelista della musica. Fanatico del cibo malvagio. Ninja del web. Fan professionista dei social media. Maniaco dei viaggi sottilmente affascinante.”