immagine:
Perché i risultati sono importanti?
La possibilità di monitorare l’attività delle cellule di difesa immunitaria nel cervello attraverso esami del sangue è di grande importanza perché apre nuove possibilità per la diagnosi precoce della malattia. I marcatori dei campioni di sangue hanno il vantaggio di poter essere utilizzati in modo più ampio rispetto alle tecniche avanzate di imaging cerebrale, che spesso sono limitate a cliniche specializzate. Il prelievo di sangue è una procedura semplice, economica, minimamente invasiva e facilmente accessibile che può essere offerta a tutti i pazienti.
Aumentando la nostra comprensione di ciò che questi marcatori del sangue riflettono in termini di cambiamenti nel cervello e di come possiamo utilizzare al meglio questi strumenti negli screening della memoria, possiamo migliorare notevolmente la nostra capacità di rilevare le malattie in modo precoce e accurato. Questo ci aiuterà anche a valutare nuovi metodi di trattamento.
Come è stato condotto lo studio?
Questo studio ha previsto la partecipazione di pazienti con deterioramento cognitivo lieve e malattia di Alzheimer, oltre a individui appartenenti a famiglie con un rischio del 50% di sviluppare la forma ereditaria della malattia di Alzheimer. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a esami approfonditi utilizzando tecniche avanzate di imaging cerebrale per mappare la presenza di attivazione degli astrociti nel cervello e prelevare campioni di sangue. Confrontando l’attivazione delle cellule nel cervello con i risultati degli esami del sangue per alcune proteine, come la GFAP, siamo stati in grado di valutare se esistesse un legame tra i cambiamenti nel cervello e i livelli di un marcatore ematico di attivazione cellulare. Analizzando i risultati di scansioni ripetute degli stessi individui, siamo stati in grado di ottenere informazioni sull’attivazione precoce degli astrociti
Editoria
Monitoraggio dell’astrogliosi reattiva nella malattia di Alzheimer autosomica dominante e sporadica mediante PET multimodale e GFAP plasmatica.Konstantinos Chiotis, Charlotte Johansson, Elena Rodriguez-Vitez, Nicholas J. Ashton, Kaj Plinau, Henrik Zetterberg, Caroline Graf, Agneta Nordberg. Neurodegenerazione molecolare, online il 12 settembre 2023, doi: 10.1186/s13024-023-00647-y.