Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il proprietario del club del Chelsea Roman Abramovich è stato soggetto a sanzioni dal governo britannico. Ciò è dovuto ai legami di Abramovich con il presidente russo Vladimir Putin.
All’inizio di marzo, Abramovich ha annunciato di voler vendere il Chelsea, che ha acquistato nel 2003. Tuttavia, le condizioni del governo britannico sono che Abramovich potrebbe non guadagnare dalla vendita.
La scorsa settimana, The Telegraph ha riferito che il consorzio statunitense di Todd Boely sarebbe il nuovo proprietario del Chelsea dopo un’offerta del valore di circa 43 miliardi di corone svedesi. Ora, però, sembra essere emerso un grosso ostacolo nelle vendite.
Il popolare quotidiano The Times ha riferito che Abramovich sta ora cercando di recuperare gli 1,6 miliardi di sterline (circa 20 miliardi di corone) che il Chelsea gli deve. In precedenza, il russo aveva detto che non avrebbe chiesto la restituzione di alcun prestito, ma ora sembra che abbia ribaltato il problema.
Secondo The Times, il Chelsea ha detto al governo di voler ristrutturare il modo in cui il club viene venduto. Ciò includerebbe il rimborso di un debito dalla società madre del Chelsea Fordstam Ltd a una società chiamata Camberley International Investments, che sembra essere collegata ad Abramovich.
C’è grande preoccupazione tra i ministri britannici nel lasciare che ciò accada, scrive il Times.
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