“Diego Maradona mi ha salvato la vita” – così Paolo Sorrentino descrive la sua grande tragedia.
Il regista Beidalla torna nella sua casa di Napoli, dove ha perso i genitori all’età di 16 anni. Qui il sacerdote è arrivato sotto forma di una fuga di gas nella casa di vacanza della famiglia. Una vacanza che Sorrentino avrebbe trascorso lui stesso. Non fosse per il fatto che Maradona quel giorno giocò in casa con il Napoli.
Tutto quello che ricordo è nel film, dai rumori delle moto ai calciatori in Serie A, ma l’ho trattato come qualsiasi altro film, dice Paolo Sorrentino.
Il film, contributo italiano all’Oscar, è ambientato nella Napoli degli anni Ottanta, e il ruolo principale è lo stesso regista, ma nelle vesti del personaggio Fabito Chiesa, interpretato da Filippo Scotti. L’attore dice che è stato un ruolo emotivo difficile da affrontare.
Paulo era lì e mi ha guidato per tutto il tempo. Scotty dice che è difficile parlare di cose del genere e darle vita.
Un tema ricorrente nel film è il lutto. Qualcosa che l’attore Tony Cervello, che interpreta il padre di Fabito, pensa stia prendendo una forma speciale a Napoli.
“È nella natura dei napoletani affrontare le situazioni difficili e il dolore con un sorriso”, dice Cervello.
L’ex vincitore dell’Oscar
Nel 2013 Sorrentino ha vinto l’Oscar al miglior film in lingua straniera per il film drammatico La grande bellezza. Il protagonista dell’epoca era Tony Cervello che ora è tornato nelle mani di Dio. Cervello dice che lui e il regista hanno una stretta relazione e che non doveva essere convinto a far parte degli Oscar di quest’anno.
– Ci conosciamo da 20 anni e ho detto di sì prima di leggere la sceneggiatura, dice Tony Cervello.
Sorrentino ha anche diretto film come Young People e serie TV come The Young Pope.
Ascolta il regista e il ruolo principale sul cinema nella clip qui sopra.