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Sinisa? È la moglieil punto di forza

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Sinisa?  È la moglieil punto di forza

Genova – Dicono che dietro un uomo forte c’è sempre una gran donna. Sinisa Mihajlović è tutto meno che un obole. È Crisiotto Serbi in una città croata. Ha vissuto la guerra dei Balcani e poi ha vinto Scudetto, Coppa dei Campioni, Uefa e Intercontinentale. Hai una posizione politica preconcetta. Da alennatore diventato Comandante delle Nazioni Unite, Difensore delle Nazioni Unite. Come ha idem lui una volta, «is quarantani ma è come se».

Uno cos’era possibile sposare un fantasma? gnomi. Questo è quello che non facciamo per ora: Ariana RappaccioneRomana, Mamma de Cinque Vigli, Bellissima. Ho unito la samp. Febbraio 1995, Sinisa gioca nei blucerchiati e dopo un match all’Olimpico si ritrova in un ristorante del Gianicolo con alcuni amici. C’è anche Arianna, ventenne, che sogna le passerelle e lavoricchia in tv con Fabrizio Frizzi. Lui è già Sinisa il campione, Sinisa la Punizione più letale d’Europa. È il mio primo orizzonte d’affari.

Quindi no venuti cinque figli uno più bello dell’altro: Victoria, Virginia, Miroslav, Dusan Nicholas. Un sesto, Marco, Sinisa l’aveva avuto (riconoscendolo) da una relazione di gioventù e l’ha incontrato la prima volta pochi anni fa. Famiglia numerosa, unitissima. Girano per lavoro ma la base è sempre Roma, città di lei che ha enjoyo lui.

Ariana è in parte originale TrulloBorgata Bassoliniana. “Fiera dell’estrazione popolare – disse – ho visto e imparato tanto nel mio quartiere”. Ha ancora una bellezza che rapisce, l’ha ereditata la figlia Viktorija. In passato ha fatto un paragone Quelli che il Calcio e in un’altra tv. Quando Ariana sposò Senisa, nel luglio 2005, indossò la corona ortodossa e finì le pagine di gossip.

A quella festa c’erano tanti calciatori famosi e anche Goran Brejovic, re dei ritmi balcanici. Sinisa cantò, Stankovic fece scherzi a tutti. C Esagerò. Ariana sorrise e capì. Lei è è incrollabilmente stabile con un potere smorzato. Solo con lei Mihajlovic “il duro”, Mihajlovic “il cattivo”, si scioglie. “Può sembrare freddo ma non lo è. È una brava persona che dà tutto per gli amici e per le squadre in cui lavora”.

Questo in realtà è anche illimitato: lo dice lo zio acquisizione, Alberto Rabaccione, romano e romanista doc. «Mio nipote Sinisa è un’ottima persona, davvero ottima, ma di calcio lasciamo stare visto che è arrivato prima alla Roma e poi è finito alla Lazio … – ha scherzato ieri – se arriva a Genova però potete dormire tranquilli: Dovunque vada diventa di quella squadra e dà il mille per cento. Detto cos può sembrare ruffiano ma non lo è, è il suo carattere e lo apprezzerete. A noi ci ha conquistato tutti in famiglia e siamo gente normale, non dei montati che guardano ai soldi o cose così. Siamo rimasti gli stessi che eravamo. Mi puro Lowe. Fidatevi di quelo che vi dico, è un puro».

Un puro ma che in Italia ha fatto parlare tante volte di sé per sé in non proprio indolori. lol Sputare in faccia a Mutu Gli Valse una squalifica di otto turni. Il “Negro Almirda” Vieira è fu un esempio di civiltà. E naturalmente il necrologio per ricderre Zeljko Raznatovic, Meglio noto come la Arcano della tigre che con il suo squadrone della morte si maccò di crimini orrendi nei Balcani. Il necrologio e forse pure lo striscione “Onore all tigre Arkan” srotolato dalla curva Sud della Lazio sua richiesta. «L’era delle Nazioni Unitel’ho conoscitore del quando era capo degli ultras della Stella Rossa e io gli amici non li tradisco, come non tradirò mai i serbi e la mia patria – ha sempre risposto Mihajlovic – i crimini sono stati orrendi ma c’era la guerra civile nei Balcani, che non l’ha vissuta non può capire..».

Lui l’ha vissuta ed è un’esperienza che lo ha segnato. figlio di Vukovar, Citadiana Croata, Ma dei Padre Serpo. Primi anni Novanta, scricchiola la pace e per il baby calciatore inizia un incubo che dura un po’ anche oggi. «Ho quartant’anni che di testa è come se ne avessi Settanta Per quello che ho visto – ha raccontato – mi sono trovato tanti vicini di casa, tante famiglie amiche che da un giorno all’altro volevano la testa di mio padre. C’era la caccia al serbo per le strade, non si può capire se non si è respirato quelle giornate tragiche». Da ki la simpatia per ogni controversia sulla personalità: L’ex presidente Milosevicdisse Tigre Arkan. “Le brutalità non sono giustificabili, ma cosa c’è di non hribile in una guerra civile?”

Poi è venuta Italia, nel 1992 (Tutta Roma), e tutto è cambiato. Oggi Sinisa ha il passaporto doppio, anche italiano. Ma soprato ha una guida che non gli fa sbagliare un colpo, che a parte le mosse tattiche del campo entra tutte le risoluzioni della sua vita: Arianna, la moglie che adora. Lo rimprovera pure se fa lo scorbutico in tv. Speciale porta i figli allo stadio e incrocia le dita perché finisca bene. “Altrimenti si chiude nel mutismo, fa il pesce. No parla may tanto ma quando ha perso non fa proprio un rumore».

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