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Ritardo nella costituzione del registro UPO italiano

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Ritardo nella costituzione del registro UPO italiano

Il Procuratore dello Stato ha sospeso il parere sulla bozza di provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze e ha gestito il funzionamento del Registro Italiano dei Beneficiari Finali.

A seguito dell’implementazione di 4AMLD e 5AMLD nel diritto primario in Italia, il Ministero italiano dell’Economia e delle Finanze (“MEF”) avrebbe dovuto seguire un mandato speciale per amministrare e mantenere il Registro italiano dei titolari beneficiari finali. (“Registrazione UPO”).

Nel dicembre 2019, il MEF ha emesso una bozza d’ordine in consultazione, che è stata completata all’inizio del 2020 (“Bozza d’ordine”) (si prega di consultare il nostro precedente Newsflash Qui). Secondo il progetto di decreto, il termine per la prima segnalazione nel registro UPO è il 15 marzo 2021. Con l’avvicinarsi di tale scadenza, il MEF ha preso provvedimenti per adottare la versione finale del progetto di decreto. Feedback positivo (disponibile) da parte della Commissione italiana per la protezione dei dati il ​​14 gennaio 2021 Qui Solo in italiano).

Il MEF ha sottoposto al Consiglio di Stato il progetto di mandato con la sua affiliazione tecnica e il parere favorevole della Commissione per la protezione dei dati personali. Il Consiglio di Stato ha invitato il MEF a segnalare alcune carenze procedurali e legislative e spiegare le ragioni alla base delle numerose scelte effettuate nell’ambito del progetto di ordinanza. Il Consiglio di Stato esemplifica alcune ambiguità che portano a incertezze esplicative e procedurali.

Inoltre, in base al progetto di decreto sottoposto al Consiglio di Stato, il termine per la prima segnalazione (dal 15 marzo 2021 al 30 aprile 2021) sembra essere stato posticipato. Tuttavia, tale termine è stato considerato inaffidabile dal Consiglio di Stato. Considerando il tempo necessario per sviluppare le necessarie regole tecniche.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Stato del 19 marzo 2021 ha smesso di accettare il proprio parere fino a quando il MEF non ha fornito alcune informazioni e chiarimenti. Pertanto, anche a più di un anno dalla fine della consultazione pubblica, la registrazione UPO non è ancora entrata in vigore.

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