Dopo diverse settimane di trattative, la prima esportazione di grano ucraino dallo scoppio della guerra potrebbe essere effettuata all’inizio di agosto.
L’Ucraina, che insieme alla Russia produce quasi un terzo del grano mondiale, stimava all’epoca che ci fossero circa 25 milioni di tonnellate di grano in attesa di esportazione nel Paese. All’epoca, il ministro degli Esteri ucraino lo definì un “giorno di sollievo”, soprattutto per i paesi dell’Africa e del Medio Oriente.
Ma mercoledì Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di voler apportare modifiche all’accordo, ha riferito l’agenzia di stampa Reuters. Putin afferma che gran parte del grano è finito in Europa, mentre i paesi che ne hanno più bisogno non sono autorizzati a partecipare alle esportazioni ucraine.
– Nonostante tutte le difficoltà in corso dovute alla situazione in Ucraina, abbiamo fatto del nostro meglio per garantire le esportazioni di grano, ha affermato in un discorso e ha sottolineato che più navi dovrebbero andare in particolare nei paesi africani, secondo Reuters.
Putin afferma che l’accordo con l’Ucraina dovrebbe chiarire quanto grano verrà esportato e dove verrà consegnato.
Mykhailo Podolyak, Un portavoce dell’ufficio presidenziale ucraino ha detto a Reuters che il Paese non ha ricevuto alcuna parola ufficiale sulla volontà della Russia di modificare l’accordo.
– Podolyak ha detto a Reuters che questa affermazione inaspettata e infondata è un tentativo della Russia di influenzare l’opinione pubblica, e forse soprattutto di fare pressione sulle Nazioni Unite.
La prima nave che ha lasciato l’Ucraina avrebbe dovuto trasportare circa 26mila tonnellate di mais in Libano. Ma quando inizialmente la spedizione doveva essere consegnata in primavera, l’acquirente ha rifiutato la consegna e la nave è andata invece in Siria, dove è stato ricevuto il grano.
nel mezzo per Ad agosto, circa 20 navi avevano lasciato i porti ucraini e consegnato grano in Sudan, Francia e Turchia, tra gli altri paesi.
La Russia ha durante l’anno Cerca di ottenere il sostegno di diversi paesi africaniutilizzando accenni che la crisi della fame è in gran parte dovuta alle azioni dell’Occidente in Ucraina, piuttosto che alla Russia che ha iniziato la guerra.
Nel suo discorso di mercoledì mattina, Putin ha anche criticato i paesi che hanno imposto sanzioni alla Russia. Il presidente ha descritto la misura come molto aggressiva e ha affermato che la situazione minaccia l’intera economia globale.
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