Il 40enne, che ha alle spalle una lunga e brillante carriera calcistica al Manchester United e alla Juventus, tra gli altri, racconta nell’intervista di essere stato abusato da un insegnante quando aveva 13 anni.
Evra molto tempo fa ha scelto di mantenere segreto ciò che ha passato, anche a sua madre. Ma con l’imminente uscita dell’autobiografia del francese – che descrive la violazione – ha deciso di dirglielo.
– Era devastata, ovviamente, ed è stato un enorme shock per lei. Ha detto: “Non devi essere nel tuo libro. È speciale di Patrice”, ma poi ho detto “Mamma, non si tratta di me, ma degli altri bambini” e l’ho capito.
Non ancora Evra Decide di denunciare l’autore, ma sua madre lo esorta a farlo.
– La prima cosa che ha detto mia madre è stata: “Se non lo denunci, lo uccido”. È molta rabbia. Ma l’ho seppellito finora, senza pensarci.
Il francese si è molto vergognato di quello che ha passato e spera che la sua storia possa aiutare altri in situazioni simili.
Non voglio che nessuno si vergogni o senta di non avere il coraggio di parlare. Non si tratta di essere coraggiosi, si tratta di dirti quando sei pronto. Voglio aiutare i bambini in modo che non si colpevolizzino o si vergognino. Ora non lo dico per il mio bene, ma per il bene degli altri.