Si parla tanto di giocatori ricchi di talento, ma spesso e volentieri altrettanto indisciplinati fuori dal campo quando si tratta di gestire le proprie finanze. Si tratta di un luogo comune che tante volte è campeggiato anche in Nba, nel massimo campionato al mondo di pallacanestro, anche se in realtà qualche eccezione di alto profilo c’è stata e c’è ancora.
Come ben analizzato dal leader delle scommesse sportive Betway, ci sono diversi atleti che hanno dimostrato di avere le idee ben chiare su cosa fare dei propri soldi. Stipendi particolarmente elevati, quelli garantiti dalle franchigie con cui i cestisti hanno un contratto, ma che poi devono anche essere gestiti nel migliore dei modi.
Durant, lo studioso della Silicon Valley
A mani basse il giocatore più forte della Nba, Kevin Durant è un talento anche fuori dal campo. Infatti, KD ha dimostrato di saperci fare anche quando si tratta di scegliere gli investimenti più redditizi, come si può notare dall’approfondimento pubblicato sul blog L’insider. Da notare, infatti, come Durant ha co-fondato un’azienda, che è stata ribattezzata “Thirty Five Ventures”.
Un’avventura, quella in ambito finanziario, che è stata iniziata da Rich Kleiman e ha preso il via nel momento in cui è arrivato in maglia Golden State. A San Francisco l’ambiente è sicuramente quello più adatto per entrare in questo mondo dalla porta principale.
Durant, tra le altre cose, ha deciso di avvicinarsi a questo settore in maniera estremamente intelligente, frequentando spesso e volentieri Silicon Valley, dove ha passato i giorni in cui non era impegnato con partite ed allenamenti, ad affrontare colloqui e seminari con vari amministratori delegati. Il tutto con l’unico intento di comprendere appieno come gestire nel migliore dei modi le proprie finanze. Il suo fondo, in seguito, ha scelto di lanciarsi in investimenti in più di 60 compagnie, in settori differenti.
Il business di LeBron James
Quando si parla di campioni e di Nba, impossibile non fare riferimento al “Re”. Stiamo parlando di LeBron James, che da qualche anno veste la casacca dei Lakers e che ha subito farsi strada anche nel mondo dell’imprenditoria.
Grazie a uno staff di amici di cui si è circondato, tra cui Rich Paul, Maverick Carter e Randy Mims, il numero 23 gialloviola ha piazzato una serie di investimenti che hanno ampliato sempre di più il suo conto in banca. Uno di quelli più importanti è sicuramente il primo: dobbiamo tornare al 2012, quando LeBron acquisì, in compagnia di altri investitori, il marchio Blade Pizza.
Ebbene, al giorno d’oggi, il marchio in questione ha aperto in oltre 300 locali in tutto il mondo. In realtà, però, l’affare che ha fatto veramente la differenza per LeBron James a livello finanziario è stato l’aver investito sulla proprietà di Beats by Dre. Quest’ultima, poi, è stata comprata da parte di Apple, che ha sborsato addirittura 3 miliardi di dollari per portare a termine l’acquisizione.
Proprio quella mossa consentì a James di mettersi in tasca, in base alle indiscrezioni che sono state diffuse dai giornali, qualcosa come 700 milioni di dollari di guadagni. LeBron James, però, ha voluto investire anche nel mondo dello sport. Infatti, è diventato proprietario di minoranza dei Boston Red Sox, tramite il Fenway Sports Group, ma ha messo le mani anche sul 2% del Liverpool, squadra che milita nel campionato inglese.
Come si può facilmente intuire, si tratta di una serie di investimenti che ha permesso a LeBron James di creare un vero e proprio impero dal punto di vista economico. Basti pensare come il suo patrimonio personale ha superato la pazzesca cifra di un miliardo di dollari: insomma, ormai non c’è nulla che non possa permettersi.