domenica, Ottobre 6, 2024

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L’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno intensificando la caccia ai trasgressori delle sanzioni

L’SCF Surgut scivola lentamente attraverso il Bosforo, lo stretto che collega l’Europa e l’Asia nel centro di Istanbul, in Turchia. Una petroliera statale russa lunga 274 metri ĆØ in viaggio dal Mar Nero verso il mare aperto.

SCF, o Sovcomflot come ĆØ giĆ  chiamata la compagnia di navigazione statale russa, ĆØ stata oggetto di sanzioni nella primavera del 2022 da parte dei paesi occidentali per la guerra della Russia contro l’Ucraina. Sanzioni ƈ ulteriormente rafforzato l’altra settimana. Ma mentre l’Unione Europea, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti sono stati colpiti economicamente, altri paesi hanno un atteggiamento completamente diverso.

Non aveva problemi morali a consumare petrolio russo.

Surgut e il suo carico sono diretti in India, uno dei paesi che sono emersi come i maggiori consumatori di petrolio russo. Un altro ĆØ specificamente la Turchia. A Istanbul, si puĆ² vedere ad occhio nudo come il commercio con la Russia sia quasi raddoppiato nel bel mezzo di una guerra furiosa.

– ƈ decisamente aumentato, afferma Yorul Izik, analista di politica estera e boat scout che condivide quotidianamente le sue osservazioni dal balcone di Istanbul a piĆ¹ di 50.000 follower su Twitter.

– La Turchia ha diviso le sue politiche in questa guerra. E mentre era chiaramente dalla parte dell’Ucraina, non aveva scrupoli morali nel consumare piĆ¹ petrolio russo.

Misure piĆ¹ severe contro gli evasori delle sanzioni

La Turchia non fa parte dell’Unione Europea e non fa parte degli Stati Uniti, e quindi non ĆØ vincolata dalle sue sanzioni contro la Russia. Ma una cosa ĆØ continuare a commerciare con la Russia e un’altra ĆØ permettersi di diventare un intermediario per le aziende dell’UE che cercano di eludere le sanzioni.

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Questa accusa ĆØ stata rivolta alla Turchia, tra gli altri, in passato Entrambi e paesi dell’Unione Europea, con La Germania ĆØ in testa. Ora ci sono richieste di azioni piĆ¹ severe contro gli evasori delle sanzioni.

Da parte sua, il console generale russo a Istanbul, Andrei Buravov, ha rifiutato di descrivere l’arrotondamento delle sanzioni e, in un commento scritto a SVT, ha definito le sanzioni illegali:

La Russia sta ricostruendo piĆ¹ attivamente e con successo il suo intero sistema di relazioni economiche estere, concentrandosi principalmente su quelle regioni e paesi che non accettano l’ideologia delle sanzioni.