L’Unione Europea ha deciso di citare in giudizio il membro Malta per aver venduto passaporti maltesi per ingenti somme. Il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha confermato la sentenza della massima corte Ue.
Reynders ha scritto su Twitter: “Malta sta violando il diritto dell’UE concedendo la cittadinanza in cambio di importi rimborsati o investimenti, senza alcun reale collegamento con lo Stato membro interessato”.
“Il valore dell’Unione europea non è da lodare”, aggiunge.
Malta vende quello che è diventato noto come il passaporto d’oro a persone che non sono cittadini di un paese dell’UE, ma vorrebbero ottenere un passaporto dell’UE. Persone provenienti da Russia e Cina hanno colto l’opportunità a Malta, anche se Cipro e Bulgaria hanno offerto opportunità simili per acquistare la cittadinanza.
Il governo maltese ha risposto all’affermazione che la gestione dei passaporti maltesi non è in conflitto con il diritto dell’UE e che la cittadinanza è una questione puramente nazionale. Malta ha anche affermato che il caso deve ora essere deciso dalla Corte di giustizia europea.
La Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE), con sede in Lussemburgo, è incaricata, tra l’altro, di interpretare il diritto dell’Unione. Malta deve interrompere le operazioni o pagare pesanti multe, se lo stato dovesse essere ritenuto colpevole.
Si stima che Malta abbia raccolto circa 1,1 miliardi di euro, equivalenti a circa 12 miliardi di corone, da quando il Paese ha iniziato a vendere passaporti nel 2013.