Armi per l’Ucraina, sostegno all’industria europea per contrastare la concorrenza americana e sforzi per rendere l’Europa meno dipendente militarmente dagli Stati Uniti. Sono pochi gli argomenti in cui un espressivo presidente francese incontra un taciturno e riluttante cancelliere tedesco.
Il vertice odierno tra il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Schulz a Parigi ha un’atmosfera fantastica. L’incontro segna i 60 anni dal Trattato dell’Eliseo, che nel 1962 gettò le basi per una profonda cooperazione franco-tedesca a meno di due decenni dalla fine della seconda guerra mondiale.
All’incontro parteciperanno anche membri del governo e parlamentari di entrambi i paesi. L’ultima volta che si sono incontrati, in ottobre, è stato gelido e le cose tra Macron e Schulz non erano ancora del tutto permalose, a differenza dell’attrice di Schulz, Angela Merkel.
Vuoi rafforzare la difesa
In alcuni campi, ci sono speranze che Macron possa far sciogliere Scholz e fare un’altra mossa tedesca per aprire i carri armati Leopard tedeschi in Ucraina, nello stesso momento in cui la Francia è sulla buona strada per consegnare lì i suoi carri armati Leclerc.
La pressione sulla Germania sta crescendo da più parti. L’Ucraina ha espresso disappunto dopo l’incontro guidato dagli Stati Uniti sulle armi per l’Ucraina in Germania l’altro giorno, esortando gli Stati baltici questo fine settimana a smettere di esitare e inviare ora carri armati, mentre la Polonia chiede nuovamente un’azione alla Germania.
La posizione dei tedeschi è respinta. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato all’agenzia di stampa polacca PAP che è passato quasi un anno dall’inizio della guerra e ogni giorno vengono uccise persone innocenti.
La Polonia ha carri armati Leopard e vuole inviarli in Ucraina, che però richiede il consenso della Germania. La Polonia ha chiarito che la pazienza sta finendo.
In un articolo congiunto, sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung e sulla rivista francese Die Dimanche, i due leader hanno scritto che l’Europa dovrebbe rafforzare la difesa comune e investire di più nell’industria europea della difesa. È fondamentale poter diventare un attore internazionale più forte e ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
La Francia preme
La domanda urgente è come l’Europa farà fronte all’ingente pacchetto di sussidi (legge sulla riduzione dell’inflazione) prodotto dagli Stati Uniti, anche a beneficio dell’industria automobilistica americana nel passaggio alle auto elettriche e alla produzione di energia rinnovabile, con un sostegno significativo agli investimenti e alla produzione negli Stati Uniti d’America. Le case automobilistiche europee temono la concorrenza a condizioni ineguali.
La Francia sta facendo pressioni affinché l’Unione europea sostenga allo stesso modo l’industria in Europa e ha iniziato a coinvolgere la Germania. Tradizionalmente, ciò su cui i due paesi hanno concordato è diventato da allora la base della linea dell’UE.