sabato, Novembre 23, 2024

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La luce colpisce il feto nel grembo materno

Queste nuove scoperte dei ricercatori dell’Università di Umeå in collaborazione con ricercatori statunitensi potrebbero fornire una maggiore comprensione di alcune malattie neurodegenerative più avanti nella vita.

A lungo termine, questa scoperta potrebbe aprire opportunità per utilizzare metodi semplici come la corretta fotostimolazione durante la gravidanza per ridurre il rischio di disturbi neurologici nell’età adulta, afferma Lena Junhaga, professore presso l’Umeå Center for Molecular Medicine dell’Università di Umea.

La ricerca mostra che un fotorecettore chiamato Opsin3 è espresso in parti del sistema nervoso centrale e periferico già durante le prime fasi dello sviluppo fetale.

La luce colpisce il feto

Opsin3 ha un’espressione diffusa ma distinta che indica che svolge un ruolo importante nella formazione di vari neuroni, vie nervose e regioni del cervello e del midollo spinale. L’espressione di Opsin3 può essere collegata a una serie di vie nervose motorie e sensoriali che regolano, ad esempio, il movimento, il dolore, la vista e l’olfatto, nonché la memoria, l’umore e le emozioni.

Questa luce può influenzare le cellule all’interno del corpo, anche in un feto nell’utero materno, può sembrare strano, ma è stato dimostrato in precedenza sia in calcoli che in esperimenti che la luce può passare attraverso la pelle, i tessuti molli e le ossa del cranio per attivare i recettori.

Data di nascita e rischio di autismo

La scoperta del modello di espressione dei fotorecettori Opsin3 indica che la luce svolge un ruolo importante nello sviluppo del cervello e nelle successive funzioni. Questo potrebbe spiegare perché i rischi di sviluppare determinate malattie neurologiche o mentali differiscono a seconda di quando una persona nasce.

Questa associazione inspiegabile è stata finora osservata in malattie come il Parkinson, l’Alzheimer, la sclerosi multipla, il disturbo bipolare, l’autismo, la schizofrenia e l’epilessia. Tuttavia, il momento della nascita è solo uno dei diversi fattori di rischio per le condizioni neurologiche esistenti.

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Sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter formulare raccomandazioni per trattamenti di fototerapia specifici per le donne in gravidanza, ma è chiaramente un percorso entusiasmante da percorrere e potrebbe essere di grande interesse a lungo termine, afferma Lena Gunhaga.

Evoluzione della luce e del cervello

Le nuove scoperte finora si basano su osservazioni nel cervello e nel sistema nervoso dei topi, ma la funzione è simile negli esseri umani. I ricercatori continuano a studiare in modo più dettagliato come Opsin3 influenza lo sviluppo e la funzione del cervello. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica eNeuro.

Materiale scientifico:

Caratteristica espressione Opsin 3 (Opn3) nel sistema nervoso in via di sviluppo durante lo sviluppo embrionale dei mammiferi.
Wayne Davis, Sophie Sgary, Brian Upton, Christopher Nord, Max Hahn, Ulf Algren, Richard Lang, Lena Junhaga.eNeuro

Chiamata:

Lena Gunhaga, Professore all’Umeå Center for Molecular Medicine, Umea University, [email protected]