La lira turca è scesa del 55% quest’anno contro il dollaro, toccando un nuovo minimo record venerdì. Solo negli ultimi 30 giorni, la valuta è scesa del 37 percento rispetto al dollaro.
La crisi valutaria è arrivata sulla scia dell’allentamento della politica monetaria della banca centrale, nonostante l’inflazione già elevata. I continui tagli dei tassi di interesse sono stati attuati sotto la pressione del presidente Erdogan, il quale ha affermato che tassi di interesse più bassi stimolerebbero le esportazioni, aumenterebbero l’occupazione e gli investimenti, ottenendo al contempo una crescita elevata.
La comunità imprenditoriale avverte
Sabato, l’organizzazione imprenditoriale TUSIAD ha avvertito il governo turco degli effetti negativi che danneggiano aziende e cittadini.
“A causa dell’instabilità a cui abbiamo assistito di recente, è diventato chiaro che gli obiettivi di questo programma economico che stiamo cercando di raggiungere non saranno raggiunti”, ha affermato l’organizzazione in una nota, aggiungendo:
“Anche le esportazioni, che dovrebbero trarne i maggiori benefici, sono state danneggiate”.
La politica monetaria allentata ha creato un ambiente di sfiducia e instabilità e rischia di causare problemi “molto più grandi” in futuro, secondo TUSIAD.
Più tardi sabato, l’Associazione bancaria turca ha riferito che il nuovo ministro delle finanze del paese Nureddin Nabati ha riferito il modello economico in un incontro con il settore bancario.
30% gonfiato
L’obiettivo dell’incontro era quello di discutere di “una crescita sana e coerente”, scrive in una nota l’Associazione delle banche.
“Le nostre banche continueranno a utilizzare le proprie risorse per soddisfare le esigenze finanziarie delle famiglie e dell’economia reale all’interno di un meccanismo di libero mercato che funzioni con le loro regole”, hanno affermato in una nota.
L’inflazione su base annua è stata del 21,3% a novembre, secondo i dati ufficiali delle autorità turche. L’obiettivo ufficiale di inflazione della Turchia è del 5%.
Gli economisti prevedono che l’inflazione supererà il 30% l’anno prossimo, scrive l’agenzia di stampa Reuters.
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