I residenti del campo di Jabalia, il più grande campo profughi ufficiale di Gaza, situato alla periferia di Gaza City, sono stati avvertiti di nuovi attacchi israeliani. Un corrispondente dell’AFP domenica a Gaza ha visto pennacchi di fumo levarsi da lì.
L’esercito israeliano descrive ciò come una “espansione” dell’operazione militare a Gaza “ad ulteriori aree”.
Le autorità sanitarie locali gestite da Hamas hanno dichiarato sabato che più di 80 persone sono state uccise negli attacchi a Jabalia, inclusa una scuola delle Nazioni Unite che ospitava rifugiati. Le immagini verificate dall’AFP mostrano corpi insanguinati e ricoperti di polvere sul pavimento di un’aula dove erano posti dei materassi sotto i banchi della scuola.
L’ospedale è nell’estremo nord
Israele afferma che il suo esercito sta prendendo di mira Jabalia per colpire “i terroristi e le infrastrutture di Hamas”. Gli attacchi individuali da parte israeliana vengono raramente commentati, ma si dice che alcuni incidenti a Jabalia siano ora sotto inchiesta.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha condannato il presunto attacco alla scuola come terribile e difficile da comprendere.
Lunedì mattina le autorità di Gaza hanno annunciato che un ospedale nella parte settentrionale di Gaza era stato attaccato. Secondo queste informazioni, almeno dodici persone sono state uccise.
In precedenza era stato riferito che l’attività di questo ospedale era stata completamente interrotta a causa dell’arrivo di un gran numero di feriti, soprattutto dopo gli attacchi israeliani a Jabalia.
L’ospedale in questione è stato aperto ed è gestito con il sostegno indonesiano. Il Ministero degli Esteri indonesiano è uscito qualche giorno fa e ha respinto le informazioni israeliane secondo cui Hamas avrebbe una presenza militare lì.
Accordo per una pausa?
Domenica è stato inoltre riferito che un accordo per porre fine alle violenze era vicino al raggiungimento. Secondo il mediatore Qatar, di cui fanno parte parti della leadership di Hamas, restano solo ostacoli minori.
Il Washington Post ha ottenuto informazioni sulla questione anche da parte americana, dove è stato anche detto che dozzine di ostaggi detenuti a Gaza sarebbero stati rilasciati in cambio di un cessate il fuoco di cinque giorni.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le notizie secondo cui un simile accordo era vicino.
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