Gli attivisti hanno esortato l'emittente nazionale italiana Rai Uno a interrompere la trasmissione di contenuti offensivi Guardiano. In una lettera il gruppo di attivisti DEI Futuro Antirazzista ha scritto che il canale viola costantemente le sue regole etiche e mostra elementi razzisti. Tra le altre cose, usavano la parola N e deridevano l'aspetto degli asiatici con i gesti.
Ray si è recentemente scusato per aver utilizzato la cosiddetta blackface in un programma in cui i bianchi imitano i neri truccandosi il viso. Secondo Alessia Reyna del DEI Futuro Antirazzista, però, non hanno voluto cancellare lo spettacolo, affermando che “era satirico”.
Poiché la RAI è finanziata con fondi pubblici, il gruppo di attivisti ritiene che la RAI dovrebbe essere un'istituzione che “informa e promuove la cultura e l'intrattenimento in modo diversificato e inclusivo”.
La campagna #CambieRai, “Change the Mind”, ha riunito diversi gruppi di attivisti. Ma Giovanni Barabini, direttore degli affari sociali del canale, non accetta le loro critiche perché significa che “Ray non ha fatto nulla per l'integrazione in tutti questi anni”, ha detto recentemente in un'intervista all'Associated Press.
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