- Il Pomigliano si ritira dalla Primera Division femminile dopo appena sei partite
- La squadra della Prima Divisione è rimasta sconvolta dal rigore concesso loro nella sconfitta per 1-0
- Grandi discussioni su Manchester United, Chelsea e Arsenal Tutto inizia con un podcast
Il calcio femminile italiano è stato gettato nello sconforto dopo che il Pomigliano si è ritirato dalla Serie A con effetto immediato dopo appena sei partite.
La notizia è stata annunciata sabato, ed è motivata dalla decisione dell'arbitro di concedere nella giornata di inizio giornata alla Sampdoria un calcio di rigore contro il Pomigliano, risultato decisivo per la partita.
Jaya Apicella del Pomigliano è stato espulso al 5' della ripresa per doppia ammonizione, prima che all'82' gli ospiti ricevessero un rigore trasformato da Tati, ex giocatore del Pomigliano.
Era la sesta partita stagionale e la squadra di Antonio Contreras ha raccolto finora solo un punto in campionato, davanti solo al Napoli in classifica.
La Lega Italiana Femminile è diventata pienamente professionistica dall'inizio della stagione 2022/23, ma questo ha creato problemi ad alcune squadre, e il campionato è composto solo da 10 squadre.
La Sampdoria aveva annunciato in estate l'eliminazione della propria squadra femminile, ma è stata poi annunciata in Serie A appena due settimane prima dell'inizio della stagione 2023/24.
In un comunicato diffuso dal quotidiano Tuttosport. Il club si lancia nella divisione calcio femminile della Federcalcio italiana. Diceva: “Lottare contro qualsiasi tipo di avversario rende inutile qualsiasi difesa.
Al termine della partita odierna, la Società si è riunita con il proprio Consiglio di Amministrazione e alla presenza di tutti i soci, nel rispetto dei propri investimenti, della nobiltà del progetto sportivo che persegue da anni e della convinzione che i principi dello sport nel calcio femminile sono diventati una vera utopia.
“Lottare contro avversari invisibili diventa una lotta impari che consuma energie e voglia di continuare.
“Un dipartimento che, da un lato, esige il rispetto di date e modalità di pagamento, dall’altro non riesce a garantire uno specifico layout di gestione dei pagamenti da effettuare, il che incide sulla vera e propria pianificazione interna del dipartimento .” Azienda, costringendo l’azienda a lavorare senza scadenze certe e senza modalità specifiche.
Il Pomigliano ha poi contestato che la decisione arbitrale relativa alla chiamata del rigore sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso nella decisione di ritirarsi dalla Serie A.
Proseguono: “Oltre alla gestione arbitrale della partita contro la Sampdoria, dove l'arbitro e il quarto uomo hanno potuto gestire e indirizzare il risultato della partita in favore della squadra ligure, pur attuando una posizione unilaterale fin dall'inizio della gara. la partita fino alla fine”. .
“Crudeltà eccessiva nei confronti dei nostri giocatori e permesso di episodi simili contro i giocatori della Sampdoria. Il doppio cartellino giallo per il giocatore della Sampdoria si è trasformato in un avvertimento per un membro della panchina su “suggerimento” del quarto uomo che ha di fatto amministrato l'arbitraggio in campo. campo.
“Per non parlare del calcio di rigore inventato, come mostrano le immagini televisive, con il giocatore ospite non toccato minimamente dal nostro difensore, decisione che determina il risultato finale;
Per tutto questo e per altre informazioni inviate direttamente al reparto calcio femminile, la società comunica con effetto immediato il ritiro della squadra dal torneo”.
Fino a domenica pomeriggio, il comunicato non era apparso sul sito del club, anche se le sue piattaforme di social media sono rimaste silenziose dopo la sconfitta di sabato.
Se il ritiro del Pomigliano dovesse essere confermato, creerebbe problemi logistici per il resto della stagione di Serie A femminile, con solo nove squadre rimaste in Serie A.
La prossima partita della squadra avrebbe dovuto svolgersi fuori dallo stadio, contro l'Inter, domenica prossima.
La Roma capolista, che domenica ha vinto 3-1 sulla Juventus, è l'unica rappresentante dell'Italia alla fase a gironi della Women's Champions League. Nei prossimi tre mesi affronteranno Ajax, Bayern Monaco e Paris Saint-Germain.