A causa del sabotaggio dello scorso anno, tra gli altri, dei Nord Stream 1 e 2, nonché dei danni alle condutture sottomarine finno-estoni, a metà novembre è stata lanciata l’esercitazione NATO “Neptune Strike 23”.
Lo affermano in un comunicato le forze armate svedesi.
Le esercitazioni si sono svolte sul territorio polacco e sono state effettuate dalle forze NATO di diversi paesi. Tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Polonia e Spagna.
Le forze armate svedesi hanno contribuito con le forze aeree e navali. Hanno partecipato, tra gli altri, il personale della JTAC, il Joint Assault Observer e i comandanti dei vigili del fuoco di Kustjägar- och Amfibiekompaniet del reggimento anfibio di Stoccolma. Alle esercitazioni hanno partecipato anche i paracadutisti dell’esercito svedese.
Le forze si addestrarono a ingaggiare obiettivi terrestri con aerei da combattimento insieme alle forze americane e polacche.
“Abituato a lavorare con gli americani”
La Guardia Costiera JTAC afferma che l’esercitazione è andata bene.
– Noi dell’Amf1 siamo abituati a lavorare con gli americani, ma per i nostri colleghi polacchi è stata un’esperienza nuova e molto positiva, afferma il sergente in una nota.
– L’esercitazione si è svolta in modo sorprendentemente impeccabile sotto tutti gli aspetti, grazie in gran parte all’Esercito e ai nostri amici paracadutisti che sono stati i principali responsabili della pianificazione dell’esercitazione, continua il sergente.
Il Neptune Strike 23 è iniziato con un briefing in cui le unità svedesi hanno dovuto esercitarsi ad operare con “nuove capacità aeronautiche”. L’esercitazione si è poi evoluta in un attacco più lungo e in una sparatoria che ha coinvolto aerei da combattimento provenienti da Gran Bretagna, Polonia e Spagna, hanno scritto le forze armate svedesi.