Insaziabile Tadej, che ora vince pure in volata in salita. Domenica arriverà a Napoli per il primo giorno di riposo
In Salita, Chronometro e Adesso in Volata in Salita. Tadej Pogacar è intoccabile. Decolla veloce con gli avversari e “vince” in una corsa veloce sulla strada rosa dopo i 107 passi del Giro d'Italia, Spoleto-Prati di Tivo, 152 km, secondo arrivo alla salvezza e partenza della Rosa a cinque stelle La Corsa Europa, che risale a Perugia e Prati di Tivo, abbraccia la formidabile slovena negli Emirati Arabi Uniti che si premierà nel 2021 sul territorio della Tirreno-Adriatico: Eko e tre successi della slovena nel TAP, e conta 73 vittorie in carriera . Pogacar, dopo aver sistemato l'impresa Majka, limiterà il controllo su tutti i concorrenti impilando tutto: Brave Tiberi prova due volte, Arensman può, visto che per Pogacar decide di giocarsi la vittoria negli swing in Salita, non questa storia Dani Martinez ha prevedibilmente dimostrato di essere nel raggio di 200 metri da Pogacar si trova parte della via centrale e questo non è scomodo. Alle sue spalle, Martinez, O'Connor, Tiberi e Thomas; Nella classifica generale, Pogacar allunga ancora grazie agli abbuoni e ha 2'40″ per il colombiano Dani Martinez, 2'58″ per Gales Geraint Thomas, 3'39″ per l'australiano Ben O'Connor, 4'02″ per il belga Cian Oydebrix e 4'23″ di Antonio Tiberi, sempre più convincente. Ancora press sul Napoli nella prima giornata di recupero.
finale
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Antonio Tiberi è andato per primo ai 1400 metri dalla fine, seguito da Uijtdebtroeks e Pogacar. Bella azione del laziale del team Bahrain, che riduce i tempi migliori. Poi allunga Arensman, placcato da Pogacar che vuole vincere in volata. Tiberi ha strappato tutti gli ultimi chilometri, Pogacar kid con Uigtdebrix e Martinez: quasi il 7% della distanza. E poi l'austriaco Storer, chiuso ancora da Pogacar.
Atti
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Nel 1975 nasce la corsa a Prati di Tivo: succede a Giovanni Battaglin. Sono arrivati questi giorni alla Tirreno-Adriatico, con le vittorie di Vincenzo Nibali (2012), Chris Froome (2013) e Tadej Pogacar (2021). Siamo nel Parco Nazionale d'Abruzzo e Monte della Laga. Arriveranno alla base salvezza finale con un gruppo di 13 valorosi 35 pollici del girone: Truss, Alaphilippe, Narvaez (la prima targa rosa del Giro di Torino), Quintana, Bardet, Storer, Ferri, De Marchi, Marcellus e Sheffield. Ma gli uomini della maglia rosa Pogacar non si adatta a questo posto, a 2 pollici dal margine. La Salita di Prati di Tivo ha una lunghezza di 14,5 km con un dislivello di 1026 metri, una pendenza moderata del 7% e una punta dell'11% a Pietracamela a 6 km dall'arrivo. Grossschartner, Majka e Novak, i soccorritori di Pogacar, risentono dei tempi e il gruppo entra in delirio. Dopo 7 km di Salita, si staccano Zana e Lutsenko. Nel gruppo di Pogacar ci sono invece Tiberi, Aleotti (che accompagna Dani Martinez), Fortunato e Pozzovivo. Attraverso i fuggitivi, Bardet se ne prosegue fino a Pietracamilla, a 5,5 km dall'arrivo. A 4800 metri, Majka testa ogni lanciatore Pogacar. A 4,2 km dagli ultimi fuggitivi, il francese Valentin Paret-Peintre: saranno i big da classifica a giocarsi la Tappa, 14 al Commando.
La nonna frazione
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Ultimo scatto per la prima parte del primo round della giornata di ritorno: giro 9, Avezzano-Napoli, 214 chilometri a velocità. Nel 2023 riuscì nella volata del danese Mads Pedersen su Jonathan Milan. Il Giro d'Italia si concluderà domenica 26 maggio a Roma, davanti al Colosseo.
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storia
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E tutto il mondo della Corsa Rosa rende omaggio a Napoli e a tutta la sua cultura. È il dramma di una grande tradizione: la città del campo è campionessa del Giro fin dalla sua prima edizione, nel 1909. Il 18 maggio terza tapa, Chieti Napoli, 242 km, Vittoria di Giovanni Rossignoli (Bianchi) di Carlo Galetti, conquistata dal Napoli proprio La Maglia Rosa. Dopo un giorno, 20 minuti, un quarto d'ora dalla Napoli-Roma, 228 km e il percorso della Capitale fino a Porta Maggiore, attorno alla stazione Audierna Termini: il successo di Varisino Luigi Ganna, che ha regalato lo specchio rosa e la porta al fine del viaggio. 'Arena Milano il 30 maggio. Si pensi che a Milano, quando arrivarono questi varchi pionieristici, dovette intervenire l’esercito per contenere centinaia di migliaia di persone che affollavano le strade cittadine.
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