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Francia e Italia stanno esercitando pressioni sul bilancio per soddisfare l’Unione Europea

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Francia e Italia stanno esercitando pressioni sul bilancio per soddisfare l’Unione Europea

Appena due settimane dopo che Francia e Italia hanno presentato i loro bilanci iniziali per il 2015 alla Commissione Europea per la revisione, i due paesi sono pronti a tagliare ulteriormente la spesa pubblica per sedare le critiche provenienti dal mondo esterno.

Lo scrive in uno il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan lettera Lunedì l'Italia ha informato il commissario UE Jyrki Katainen che l'Italia è pronta, tra le altre cose, a cancellare il taglio fiscale previsto per il prossimo anno al fine di ridurre il deficit di bilancio. Nel complesso, il bilancio è stato incrementato di circa 40 miliardi di corone svedesi, equivalenti a 0,3 punti percentuali del deficit di bilancio, che poi diventa del 2,6%, ben al di sotto del massimo UE del 3%.

Intanto Pier Carlo Padoan ricorda alla Commissione Ue che il Paese sta attraversando la recessione più lunga della sua storia. La crescita misurata in PIL è diminuita di nove punti percentuali dal 2008.

“L’economia è ormai al suo terzo anno di recessione. Il quarto anno di recessione deve essere evitato con tutti i mezzi”, ha scritto il ministro italiano dell’Economia e delle Finanze.

L’Italia ha problemi Con crescita e debito pubblico enorme, ma quando si tratta di deficit di bilancio, è ben lungi dall’essere il peggiore della sua categoria. Negli ultimi due anni il Paese è rimasto ad un livello inferiore o massimo al 3%.

D’altro canto, la Francia, come regola generale, indipendentemente dal governo, ad eccezione del 2006 e del 2007, ha costantemente registrato deficit di bilancio negli ultimi dieci anni, superando il limite UE del 3% del PIL. Qualcosa che sembra destinato a continuare anche nel 2015.

In uno lettera Sempre lunedì il ministro delle Finanze Michel Sapin ha dichiarato al commissario UE Jyrki Katainen che sono riusciti a migliorare il bilancio, tra l'altro grazie alla riduzione dei costi degli interessi pari a circa 33 miliardi di corone svedesi.

Gli analisti hanno reagito Qualche dubbio sulla dichiarazione della Francia.

Si tratta di modifiche estetiche volte a rispondere il meno possibile alle richieste dell’Autorità. “Potremmo avere un deficit del 4,1% anziché del 4,3%, ma non raggiungerà il 3%”, ha detto all'agenzia di stampa Jean-Louis Morier, broker di Oriel BGC. Reuters.

Domani, mercoledì, la Commissione europea prenderà posizione sui bilanci francese e italiano. Spetterà poi ai ministri delle Finanze dei paesi dell'euro decidere quale dovrebbe essere la posizione dell'Eurogruppo.

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