Il referendum che si terrà domenica in Italia potrebbe aumentare i tassi di interesse in tutta l'Eurozona e avere un impatto sul portafoglio di tutti.
Gli italiani devono dire sì o no alla riforma costituzionale proposta dal primo ministro Matteo Renzi.
L’Italia ha un parlamento bicamerale, ciascuno dei quali deve approvare separatamente i progetti di legge affinché diventino leggi. Renzi vuole privare il Senato dei suoi poteri e lasciare che sia sufficiente che la Camera dei Rappresentanti approvi i disegni di legge.
In pratica, il referendum resterà un voto di fiducia a Renzi, dopo che questi ha promesso di dimettersi se dovesse vincere la parte resistente. Anche le questioni da decidere sono complesse e complesse da formulare.
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Cosa dice la parte del sì?
Questa riforma renderebbe più semplice per i governi italiani approvare progetti di legge e quindi creare maggiore stabilità politica. Ciò, a sua volta, creerà le condizioni per la crescita economica.
Potrebbero volerci decenni perché l’Italia si riprenda
L’Italia è ancora nota per i suoi frequenti cambi di governo. Nei 70 anni successivi alla fondazione della repubblica nel 1946, il paese ebbe 63 governi.
Cosa dice la parte negativa?
Questa riforma smantella la protezione fornita dall’attuale costituzione contro un leader troppo potente che possa tornare al potere.
Questo modello fu utilizzato nel dopoguerra pensando al dittatore Benito Mussolini. Poi l’Italia passò da monarchia a repubblica.
E se vincesse il Sì?
Il Primo Ministro Renzi resta in carica e punta a tenere le prossime elezioni parlamentari. Il mercato resta in modalità attendista, ma non sta accadendo nulla di entusiasmante, almeno non subito.
Il prossimo parlamento eletto funzionerà secondo le modifiche approvate nel referendum e sarà più facile per il governo portare avanti le riforme.
E se vincesse la parte dei “no”?
È possibile che Renzi si dimetta, perché mettendo a repentaglio la sua posizione quando ha fatto campagna per il sì.
Si prevede che le banche italiane colpite dalla crisi, guidate dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, avranno difficoltà a raccogliere nuovi capitali e quindi a rimanere a galla.
Le banche in Italia sopportano circa il 40% di tutti i prestiti in sofferenza nell’Eurozona.
Se le banche iniziassero a crollare, ciò potrebbe avere gravi ripercussioni sul settore bancario dell’Eurozona. Ciò può portare a tassi di interesse più elevati e quindi avere un impatto sul portafoglio di tutti.
Non può portare a una crisi
Cosa dicono i sondaggi?
Il voto sul referendum è vietato dal 18 novembre.
I sondaggi d'opinione hanno poi mostrato un leggero vantaggio per la parte contraria, ma un quarto degli elettori era indeciso.
Cosa occorre affinché il referendum sia valido?
Sono stati espressi più della metà dei voti validi. Non è necessario che il tasso di affluenza sia superiore a un certo livello.