La maggior parte delle persone si è tolta la polvere con le stampanti a getto d’inchiostro per uso domestico, prodotti che spesso sono abbastanza economici. Invece, i produttori aprono il grande buco con le cartucce di inchiostro, piccole aggiunte obbligatorie che hanno limitazioni reali e artificiali. Con i circuiti integrati delle cartucce, la stampante può, ad esempio, verificare se si tratta di prodotti originali, ma anche determinare il percorso del programma quando l’inchiostro si esaurisce.
Canon porta avanti tutto con le sue stampanti multifunzione, descritte nei materiali di marketing come tre o quattro dispositivi in uno, con scanner di documenti e fax come esempi di funzionalità oltre alla stampa. Il primo non richiede realmente alcun inchiostro per funzionare, ma Canon lo ignora e blocca l’intera macchina nei casi in cui una o più cartucce di inchiostro sono esaurite. In una class action negli Stati Uniti, questo viene ora notato.
Dato che gli inchiostri della stampante di solito scadono dopo due o tre anni, anche se qualcuno stampa raramente o mai su questi all-in-one, praticamente dovranno continuare a comprare nuovo inchiostro solo per utilizzare tutte le funzioni del dispositivo.
“Non c’è motivo o base tecnica per produrre All-in-One con una funzione di rilevamento del livello di inchiostro che impedisce allo scanner di funzionare quando l’inchiostro è basso o vuoto. Canon ha progettato All-in-One in questo modo per richiedere ai consumatori di risparmiare inchiostro nei loro dispositivi indipendentemente dal fatto che abbiano intenzione di stampare”, continua la denuncia. Computer addormentato
computer addormentato Esamina più da vicino la causa, che afferma che la funzione restrittiva è lì solo per costringere gli utenti ad acquistare cartucce di inchiostro. Il sito rileva inoltre che le cartucce di inchiostro in genere superano la data di scadenza entro due anni, anche con un uso limitato, spingendo gli utenti a effettuare un acquisto forzato.
Diversi utenti statunitensi hanno contattato Canon in merito alla questione dell’azione di massa. La risposta dell’azienda è stata che gli MFP dovrebbero essere completamente carichi per non rischiare di danneggiare le unità. Secondo la causa, ci sono proprietari di stampanti Canon che non avrebbero acquistato i prodotti se la funzione fosse stata chiaramente commercializzata. Resta da vedere se la class action continuerà in futuro e se gli utenti coinvolti riceveranno un risarcimento.
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