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Aumento dei contagi e nuove restrizioni nel sud-est asiatico

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Aumento dei contagi e nuove restrizioni nel sud-est asiatico

La terza ondata di virus ha colpito duramente la Thailandia. Venerdì sono state registrate 9.276 nuove infezioni in un giorno e 72 decessi. Per contrastare la diffusione del contagio sarà imposto il coprifuoco da lunedì tra le 21 e le 4 a Bangkok e nelle province limitrofe alla capitale. Le persone sono incoraggiate a lavorare da remoto e sono vietati i viaggi non essenziali.

Le nuove restrizioni arriveranno nello stesso momento in cui la Thailandia prevede di riaprire le sue porte al turismo.

La peggiore epidemia finora

L’assistenza sanitaria sovraffollata in Indonesia ha ricevuto venerdì aiuto dalla vicina Singapore sotto forma di ossigeno, respiratori e dispositivi di protezione. La nazione insulare sta affrontando la sua peggiore diffusione del virus fino ad oggi, guidata dalla variabile delta, con centinaia di nuovi decessi e decine di migliaia di persone infette ogni giorno. La prossima settimana verranno rafforzate le restrizioni in 15 città, gli edifici pubblici e commerciali saranno chiusi e il lavoro a distanza sarà obbligatorio.

In Vietnam, il centro finanziario di Ho Chi Minh City è stato chiuso venerdì per le prossime due settimane. Nonostante le precedenti restrizioni ai viaggi, la diffusione del contagio è in aumento.

Alle persone è ora vietato uscire di casa per qualsiasi cosa non sia assolutamente necessaria – per comprare cibo e medicine o in caso di emergenza. Limiti cittadini di guardia della polizia e test COVID negativo richiesti per l’ingresso.

prendi il vaccino

Anche in Myanmar, Malesia e Cambogia il numero di contagi e decessi sta aumentando a un ritmo allarmante. Gli esperti sanitari temono che anche i test in paesi densamente popolati come le Filippine e l’Indonesia mascherano la reale portata dell’epidemia nella regione. In Myanmar, il sistema di test è completamente crollato dal golpe militare di febbraio.

Il sud-est asiatico si è ampiamente basato sul vaccino cinese Sinovac, e questo non è abbastanza, afferma l’epidemiologo Dickie Bodman della Griffith University in Australia.

Quando si tratta di epidemie su vasta scala, il vaccino non può affrontarle da solo. Dice che i vaccini devono essere diversificati e le risorse devono essere diversificate.

In Indonesia il 5,4 per cento della popolazione è completamente vaccinato, nelle Filippine il 2,7 per cento e in Thailandia il 4,7 per cento. La Malesia ha vaccinato il 9,3% della popolazione e ha chiuso la capitale e i centri industriali.

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