Un mix di finzione e realtà, uniti ad emozioni, cibo e cultura italiana. Mats Palmquist ha letto un delizioso romanzo di suspense.
Questa è una recensione su Smålandsposten. La critica è la valutazione di un critico di un'opera d'arte.
Etrusco
Autore: Thomas Bagokoli
Editore: Kaunitz-Olsson
C'è qualcosa ne “L'Etrusco” che mi affascina davvero. Forse è italiano: il cibo, il vino, il carattere, la cultura, la storia. Forse è il legame con lo svedese: buon senso, familiare, un po' quadrato. Forse è teso il modo in cui il presente è legato agli anni Ottanta, Cinquanta e agli antichi Etruschi.
Thomas Baccogli, svedese di origini italiane, vive ora con la famiglia in Umbria, dove si svolgono anche le vicende de “Gli Etruschi”. Ha scritto del suo soggiorno nel famoso libro “Una sauna in Umbria”.
“Come un libro di cucina italiana con i sapori di Henning Mankel, Dan Brown e il tartufo umbro.”
“L'Etrusco” è la storia dell'ex poliziotto Enrico Centamori che, grazie alla sua influenza svedese, viene coinvolto nelle indagini sull'omicidio di una donna svedese che studia all'università del capoluogo umbro di Perugia. Dell'assassino ci sono pochissime tracce, solo una parola, Lexum, scritta sullo specchio. Ma questo riconduce Enrico ad altri omicidi e cospirazioni.
“Etrusco” è come un libro di cucina italiano, con sapori di Henning Mankel, Dan Brown e del tartufo umbro.