Le inondazioni in Emilia-Romagna hanno ucciso almeno 14 persone e decine di migliaia di sfollati.
L’acqua ha iniziato a scorrere in alcune parti della regione, ma ora sta arrivando una nuova minaccia: l’acqua inquinata.
I funzionari stanno ora esortando i residenti a farsi vaccinare e indossare maschere protettive.
A metà maggio, la regione italiana dell’Emilia-Romagna ha subito le peggiori alluvioni degli ultimi cento anni. Si ritiene che il danno sia nell’ordine dei miliardi.
Le forti piogge hanno allagato fiumi, causato numerose frane e allagato più di 40 città. Dopo la grave crisi delle inondazioni, arriva il prossimo allarme: l’acqua contaminata può diventare un grave pericolo per la salute.
Prodotti chimici in acqua
Nel comune di Conselice, pochi chilometri a est di Bologna, il sindaco ha lanciato un avviso sulla contaminazione dell’acqua. I sistemi fognari sono stati danneggiati dalle inondazioni e le sostanze chimiche provenienti dall’agricoltura e dall’industria potrebbero essersi infiltrate nell’acqua.
Le autorità stanno attualmente indagando.
“Certo, c’è un grande desiderio di iniziare a pulire e asciugare le proprie case e attività commerciali quando iniziano a seccarsi. Ma dobbiamo stare attenti e adottare misure protettive come guanti e stivali”, scrive in una nota il sindaco Paola Pula.
Avverte di potenziali pericoli
I codici di condotta vengono inviati dalle autorità della regione. Si consiglia ai residenti di ottenere un vaccino contro il tetano. L’acqua contaminata aumenta anche il rischio di infezioni che colpiscono lo stomaco e il sistema intestinale.
“Questo può portare a vomito e diarrea. Non toccarsi il naso e la bocca con le mani sporche, lavarsi con il sapone”, scrivono i funzionari.
Grandi specchi d’acqua hanno colpito parti della città come minacce per la salute. I residenti sono invitati a utilizzare una maschera protettiva o a coprirsi la bocca e il naso con un panno.
L’agricoltura è stata gravemente colpita
Città ed edifici sono stati gravemente danneggiati, decine di migliaia di persone sono state evacuate dalla zona e l’agricoltura è stata gravemente colpita.
La regione è una delle più grandi regioni agricole del paese ed è conosciuta come un importante produttore di frutta come pere, pesche, nettarine e albicocche. In totale, secondo Reuters, la regione rappresenta un terzo della produzione di frutta italiana.
Fino a 15 milioni di alberi da frutto potrebbero marcire, ha detto a Reuters l’associazione di categoria degli agricoltori in Italia. Almeno 400 milioni di kg di grano devono essere stati distrutti.
Si prevede che ci vorranno anni prima che l’agricoltura si riprenda.
Sono ora in discussione vari pacchetti di supporto per la regione. Il primo ministro Georgia Meloni ha anche affermato che il sostegno del fondo di coesione dell’UE per le calamità naturali potrebbe essere appropriato.
“Pluripremiato esperto del web. Incurabile fanatico della cultura pop. Evangelista estremo del cibo. Specialista televisivo. Pioniere della birra.”