La Riviera dovrebbe essere il primo territorio francese ad essere gestito dalla Marine Le Pen National Collection?
È la speranza della destra che emergerà un giocatore di destra con l’aumento delle temperature elettorali in Francia.
Thierry Mariani, 62 anni, dieci anni fa era ministro dei trasporti sotto il presidente Nicolas Sarkozy. Ora è membro del Parlamento europeo per l’Assemblea nazionale, con una vera svolta.
Con la Francia che ora tiene due turni di elezioni regionali, Mariani è chiaramente in testa alle elezioni nella Provenza-Alpi-Costa Azzurra, sulla costa mediterranea dal confine italiano a Marsiglia.
– La violenza è in aumento. La situazione dell’immigrazione non è più accettabile, dice seguendo il quotidiano belga Le Sauer durante la campagna a Marsiglia.
Leader repubblicano?
Nelle ultime elezioni regionali francesi nel 2015, l’Assemblea nazionale – il suo vecchio nome, il Fronte nazionale – era vicina a vincere qui. Marianne Marcel-Le Pen, nuora del leader del partito Marine Le Pen, ha vinto più del 40 percento del primo turno, ma è stata comunque sconfitta quando altri partiti da sinistra a destra si sono radunati dietro il suo avversario nel secondo turno.
Questo fenomeno è chiamato “Fronte repubblicano” ed è sempre utilizzato in varie elezioni francesi quando l’estrema destra è abbastanza vicina da vincere a livello locale, regionale o addirittura nazionale.
Ma ora la sinistra-destra si unisce alle retrovie per bloccare la festa di Le Pen, o viceversa.
Anche accettato
In una certa misura, è stato per molti anni che i francesi si abituavano al fatto che il partito esistesse.
“Il partito non è più abbastanza intimidatorio da provocare ondate di opposizione”, ha detto il politologo Antoine Bristiel all’AFP.
Da un lato, il leader del partito Le Pen ha fatto qualche passo verso il centro, ad esempio, non minacciando di uscire dall’euro. In vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno, sta lavorando duramente per essere sempre più accettato.
– Non si tratta di persone che votano, ma di assicurarsi che non votino contro di lui, afferma Jerome Forkett alla società di sondaggi d’opinione Ibob du Lu Zoe.
La lotta contro Macron
La vittoria di una legislatura nazionale in una qualsiasi delle 18 regioni fornirà una vera spinta in vista delle elezioni presidenziali del 2022.
In attesa – almeno secondo i sondaggi – del ritorno delle elezioni del 2017 tra Le Pen e il presidente uscente Emmanuel Macron.
– Oggi, il panorama politico domina il divario tra Macron e Le Pen. Ci sono due blocchi sociali che si contrappongono. Dietro Le Pen c’è la Francia, che ha una grande popolazione, è ostile all’immigrazione ed è preoccupata per la globalizzazione. Jerome Forget afferma che la Francia è dietro Macron, che sta andando bene ed è amico dell’UE.
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