domenica, Ottobre 27, 2024

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Morta Paola Bigni: 75 anni fa, una rivoluzione in Italia

Se trascorri 75 anni nella sua infanzia durante un evento con il presidente Mattarella. Tra i primi soccorritori Gibilisco: “Sono sconvolto”. Aviva vinse il bronzo olimpico a Monaco nel 1972 nei 1.500 metri, e stabilì il record del mondo nel 1969. Malago: “Andremo a Tokyo anche per ricordarla”

Paola Bigni ha “inventato” la corsa longa in Italia ed è diventata una grande rivoluzionaria in questo sport. “Un'atleta grandissima, apripista di tanta atletica”, confermiamo senza pensarci nel momento in cui arriva la nostra comunicazione di downgrade, annunciata subito al presidente della Del Coni, Giovanni Malago. “Andremo a Tokyo anche per disco.” Paula morì in questo incidente, 75 anni fa. Nel suo curriculum c'è un bronzo europeo nel 1969, meglio delle Olimpiadi di Monaco del 1972 e non dei 1500 metri, e si specializza alle Olimpiadi italiane di Milano del 1969 con il tempo di 4:12.4, record del mondo dopo aver percorso la distanza con Maria dei Paesi Bassi. Gomer (4:15.0). Ma nel suo repertorio la croce non si rifletteva su se stessa a causa del triplete mondiale del 1973 e del 1974.

Certificato Gibelescu

Azzurra è morta in circostanze particolari. Se ne sono infatti ritrovati, in rappresentanza delle Leggende di Sport e Salute, nel palazzo presidenziale di Castel Porziano per la Festa dell'Educazione alimentare scolastica, il tutto alla presenza del capo dello stato Sergio Mattarella. Dopo la visita del Presidente, Pigni si sente maschio e viene trasferito all'ospedale Sant'Eugenio di Roma. In un brutto momento del Mondiale 2003, Giuseppe Gibelescu disse: “Ho cambiato, e ho pensato al lavoro, ho visto il presidente dello sport e ho salutato Cozzoli mentre giocavo a calcio e giocavo al braccio. Sembrava stare tanto che ha chiesto : 'Perché mi prendete in braccio?'

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Atto proibito

Ma Paola ha dichiarato molti di questi risultati per lo sport italiano. Il suo tempo era un atto proibito per le persone nel mondo e naturalmente in Italia. La Bigne, milanese a caccia di zingari, entra in un territorio psicologico di coraggio e carattere e muore con il segno di aver iniziato a tracciare un'altra strada che si estende dalle centinaia di statue che lo popolano ogni giorno. A soli quattro anni dal leggendario attentato a Katherine Switzer, che ebbe il coraggio di correre a Boston, nascondendo la sua identità femminile (sebbene scritta solo con cognome e iniziali), Bigni corse la Maratona di San Silvestro, la più importante corsa panoramica italiana sulla distanza di 42 chilometri e 195 metri, e fino ad allora era riservata ai soli uomini. Risalente al 1971, il Pigni è emerso dall'acqua insieme al suo “esperimento”, scalando in solitaria uno strato che non affonda la parete di tre minerali, ma quello nuovo è più profondo. Un'era ha iniziato un'altra era. La Pigni apriva apriva strada e Duellava, molto spesso non ad army pari (cominciava ad affaccarsi il ciclone Germania Est) in ambito internazionale sfidando anche qualche infortunio. A Roma trovò anche l'amore e un compagno di vita professionale, il professor Bruno Casci, estimatore della scienza. Da allora leggiamo la storia dell'Acqua Acetosa e formiamo un gruppo di hobbisti, persone, qualunque cosa vogliamo, e lo facciamo notare. È possibile concedersi il lusso dello sport delle bocce, gestito dalla Federazione Italiana Bocce. E se ti registri, registrati, aggiorna sempre con una protezione dietro al futuro. Questa registrazione è stata una scena bellissima, il film con Novella Calligaris è il giorno del film ideato da Pietro Mennea. L'era non è diventata così eccezionale. Lo sport italiano che si registra può iniziare solo con una parola: Grazie.

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