I richiedenti asilo africani in Israele vengono indotti a combattere a Gaza contro le promesse di permessi di residenza permanenti, ha riferito Haaretz.
Diverse fonti della difesa hanno riferito al quotidiano israeliano “Haaretz” che è in corso una campagna organizzata per reclutare immigrati africani in Israele per partecipare alla guerra a Gaza.
Molti richiedenti asilo lo confermano. Un uomo, chiamato “A” su Haaretz, arrivato in Israele quando aveva 16 anni, dice di essere stato richiamato alle armi durante i primi mesi di guerra.
– Mi hanno detto che stavano cercando persone “speciali” per l'esercito. Dissero che era una guerra di vita o di morte per Israele.
Quando A esitò, si lasciò convincere dalla promessa di due settimane di formazione, un buon stipendio e la residenza permanente in Israele.
Ci sono circa 30.000 richiedenti asilo africani in Israele, la maggior parte dei quali sono giovani. Tra loro ci sono circa 3.500 cittadini sudanesi che vivono una vita precaria con permessi di soggiorno temporanei che devono essere costantemente rinnovati.
Secondo Haaretz, voci all’interno dell’esercito hanno messo in dubbio gli aspetti etici del reclutamento dei richiedenti asilo – molti dei quali sono rifugiati provenienti da paesi in guerra – ma sono state messe a tacere.
Si tratta di una questione molto problematica, ha detto una fonte ad Haaretz, sottolineando che i militari devono chiedersi quali valori vogliono vivere.
La parte responsabile dell'esercito ha dichiarato al giornale che tutto ciò che fanno viene fatto “legalmente”.
Finora nessun richiedente asilo reclutato ha ricevuto il permesso di soggiorno permanente promesso, scrive Haaretz.
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