È stata la verde ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a indire i colloqui di Berlino.
L’incontro tratterà, tra l’altro, del tema dell’allargamento dell’Unione Europea con un focus sulle riforme necessarie prima che diversi Stati possano diventare membri dell’UE, nonché sulla “capacità di azione globale” dell’Unione Europea, secondo l’accordo tedesco programma volto a rafforzare la cooperazione internazionale. Vi ha partecipato il Parlamento Europeo. Parteciperà il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstrom (al centro).
Oltre alla Germania, Francia, Spagna e Portogallo stanno ora lavorando per mobilitare un sostegno concreto nei corridoi dell’Unione Europea per una politica di riforma che renderebbe l’Unione Europea almeno altrettanto efficace quanto lo è oggi, se ciò fosse possibile. Otto paesi poveri sono candidati Diventa membri.
Secondo Politico, attualmente ci sono forti timori che l’unione più grande, nel peggiore dei casi, rimanga paralizzata nell’azione come le Nazioni Unite, dove i singoli paesi governano e prendono decisioni con l’aiuto del potere di veto.
– Dobbiamo iniziare a concordare… sul modello che vogliamo per un’Unione europea più ampia in futuro, ha detto a Politico prima di giovedì il ministro portoghese dell’UE Thiago Antunes.
La linea portoghese è quella di costruire un’unione più ampia, in cui gli Stati membri possano anche scegliere formalmente quali parti della cooperazione desiderano in misura maggiore rispetto a quanto fanno oggi. Ciò potrebbe risultare interessante per paesi come la Svezia, che ha scelto di rimanere fuori dall’ambito della cooperazione nell’Eurozona e da parti della cooperazione Schengen controllando il confine con la Danimarca.
Ma i valori fondamentali dell’UE, come la protezione dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani, non sono negoziabili, secondo il Portogallo. POLITICO.
All’incontro di Berlino è prevista la partecipazione dei ministri di tutti i paesi dell’UE, ma sono invitati a partecipare anche i ministri dei paesi candidati.
Uno dei partecipanti di domani è Dmytro Kuleba, ministro degli Affari esteri dell’Ucraina, che in un articolo su Pravda ucraina Descrive l’incontro come “cruciale” per il futuro del Paese.
– È fantastico che siano disposti ad ascoltarci e che non prendano decisioni alle nostre spalle. Dice sempre che l’Ucraina è un paese di prima classe e sarà un paese di prima classe nell’Unione europea.
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