sabato, Novembre 23, 2024

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La prima pizza potrebbe essere stata cotta 2000 anni fa – un dipinto raffigurante il piatto trovato a Pompei

Gli archeologi hanno scoperto un dipinto raffigurante il cibo tra le rovine di Pompei. Ciò che si vede nell’affresco somiglia ad un tipo di pane o di pizza posto su un grande piatto d’argento. La BBC scrive.

Secondo il Ministero della Cultura Italiano, potrebbe essere l’antica antenata della moderna pizza.

Si stima che l’affresco abbia circa 2000 anni ed è stato scoperto nel parco archeologico di Pompei. Pompei dista circa 20 chilometri da Napoli, la culla della pizza.

Il dipinto è stato trovato sul muro di una casa che sembrava essere collegata al panificio annesso.

I primi scavi archeologici a Pompei iniziarono già nel XVI secolo.

Ciò che è degno di nota nel murale è che accanto alla pizza è raffigurato un frutto che ricorda un ananas. Come sapete, l’ananas è un ingrediente che gli italiani non accettano sulla pizza.

Tuttavia, poiché l’ananas non è arrivato in Europa fino alla fine del XV secolo, è improbabile che il frutto rappresenti effettivamente un ananas. Un piatto d’argento contiene una melagrana, un dattero e quello che sembra un bicchiere di vino. Sembra che ci sia qualcosa come le noci sul piatto.

Sono stati trovati molti scheletri

Secondo Gabriele Zuchtriegel Un regista di Pompei, l’affresco mostra il contrasto tra un pasto frugale e semplice e il sontuoso piatto d’argento su cui viene servito il pasto.

– Difficile immaginare la pizza nata nel sud Italia come cibo per poveri. Ora la pizza sta conquistando il mondo e viene servita anche nei ristoranti di lusso, dice.

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Pompei è a venti chilometri da Napoli, la culla della pizza.

Nello stesso edificio in cui è stato ritrovato il dipinto, a maggio sono stati ritrovati tre scheletri di due donne e un bambino. Si ritiene che si siano rifugiati dal vulcano nella panetteria.

In un’altra parte di Pompei sono stati ritrovati i resti di altre due vittime, due uomini.

Nel 79 a.C., il Vesuvio seppellì la città di Pompei nella cenere e il tempo si fermò per la città ei suoi abitanti. Dal XVI secolo nella zona si sono svolti scavi archeologici, l’ultimo dei quali è iniziato nel gennaio di quest’anno.

Ministro della Cultura Italiano Gennaro Sangiuliano Pompei dice che non finisce mai di stupire.

– È come un tesoro che rivela sempre nuovi tesori, disse.