La proposta di Fratelli d’Italia di estrema destra, sostenuta dal primo ministro e collega del partito Giorgia Meloni, mira a “preservare e promuovere la lingua italiana” e preservare l’identità nazionale, afferma il partito. Ma il progetto ha incontrato severe critiche anche da parte dei più illustri linguisti dell’Accademia della Crusca italiana. euronews.
L’uomo dietro la proposta, Fabio Rambelli, si è rivolto a Twitter per fornire esempi di quella che chiama “Anglomania” che ha afflitto il Paese e che la sua proposta sarebbe stata punita se approvata.
“Parliamo italiano alla Camera dei Comuni”, scrive Rambelli. “Continuiamo a lottare per usare la nostra lingua invece dell’inglese. Non riusciamo a capire perché un contenitore automatico di disinfettante per le mani sia chiamato ‘dispenser'”.
Invece della parola inglese “dispenser”, dovrebbe essere usata un’alternativa italiana leggermente più complicata: Dispensatore di liquido igienizzante per le mani, dice Rambelli.
Nessun corso universitario in altre lingue
L’italiano, come molte lingue europee, negli ultimi anni ha incorporato molte parole inglesi. Euronews scrive che dal 2000 il numero di parole inglesi nel dizionario italiano Treccani è aumentato del 773 per cento.
Il disegno di legge non si limita a vietare le parole straniere nella comunicazione pubblica. In pratica, la pubblica amministrazione vuole bandire le parole inglesi da scuole e università. Se la nuova legge entrerà in vigore, tutti i corsi universitari finalizzati all’insegnamento delle lingue straniere dovranno essere svolti in italiano. I corsi in lingua straniera sono giustificati solo se rivolti a studenti stranieri.
Un disegno di legge controverso deve essere discusso in Parlamento prima che venga presa qualsiasi decisione.
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