Il cardinale segretario di Stato Parolin parla dell’impegno della Santa Sede per la pace in Ucraina in un’intervista a TV2000, il canale televisivo della Conferenza episcopale italiana.
Katarina Agorelius – Città del Vaticano
Sebbene la diplomazia abbia finora dato pochi frutti, la Santa Sede è disponibile a contribuire ai negoziati di pace per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin in un’intervista a Tv2000, canale televisivo della Conferenza episcopale italiana, in merito all’apertura dell’anno accademico dell’Università europea di Roma.
Prendi il Papa
Il cardinale insiste sul fatto che la Santa Sede è stata disponibile dall’inizio della guerra e che Papa Francesco continua a sottolineare la sua disponibilità ad aiutare a porvi fine e la sua disponibilità a offrire termini e condizioni. Ma finora non ha ricevuto alcuna risposta, dice.
Tre linee di chiesa
“La Santa Sede segue tre linee – dice Barolin – la prima e la più importante magistero del Papa con i suoi continui e accorati appelli a porre fine al Papa; abbiamo l’aspetto umanitario visto che la situazione in Ucraina diventa sempre più insostenibile con la popolazione rimasta nell’oscurità e nel freddo dovuto ai bombardamenti delle centrali elettriche civili, questo è davvero inimmaginabile; quindi la diplomazia al momento serve a poco.”