Olio d’oliva, pesto, vino, prosciutto e formaggio. Il cibo contraffatto è il più grande mercato illegale d’Italia e si stima un valore di 100 miliardi di euro, l’equivalente di un trilione di corone.
L’organizzazione dei consumatori Coldretti stima che la contraffazione alimentare in Italia sia di 100 miliardi di euro e si sospetta che i prodotti alimentari esportati dall’Italia siano i più colpiti. Lo conferma Salvatore Pignatelli, il capo dei Nas, la polizia speciale italiana che lavora per il ministero della Salute in Italia.
– Si stima che due prodotti alimentari italiani su tre all’estero siano fake. C’è scritto “Made in Italy” anche se non sono prodotti qui o se i prodotti hanno nomi di prodotto errati. Ad esempio, un cattivo vino da tavola prende un nome diverso e viene venduto a un prezzo più alto, dice in un’intervista con SVT.
Un settore in crescita
L’industria alimentare contraffatta è in rapida crescita in Italia e, solo nell’ultimo anno, il NAS ha identificato 7.000 stabilimenti alimentari e ristoranti dove si sono verificate irregolarità e arrestato 3.000 persone.
– La nostra cucina è una delle più famose al mondo e quindi è stata duramente colpita. Oltre alle false etichette, purtroppo, ci sono anche prodotti con un contenuto decisamente dannoso, afferma Picnetelli.
Pignatelli mostra un esempio di SVT, che afferma di contenere olio extra vergine di oliva, ma in realtà contiene olio che non è affatto vicino alle olive.
Hanno perso il lavoro
In totale, si stima che circa 300.000 posti di lavoro vengano persi nella produzione intensiva a causa della contraffazione alimentare, che è in gran parte controllata dalla mafia. Pignatelli afferma che questo tutela la salute delle persone e la buona reputazione del cibo italiano, e invita i consumatori ad agire con saggezza:
– Controlla le etichette, acquista cibo da giocatori seri e renditi conto che se un prodotto costoso viene venduto a un prezzo molto basso, la bottiglia o l’imballaggio non sono quello che pensi.
Articolo pubblicato lunedì 10 gennaio 2022
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