In un’intervista al giornale Parigi Martedì Macron ha definito immorali e irresponsabili coloro che non sono stati vaccinati contro il Covid-19.
“Non voglio fare sesso con i francesi”, ha detto il presidente, riferendosi alle parole alate del suo rappresentante, Georges Pompidou negli anni ’60. “Non vaccinato, d’altra parte, voglio davvero fare sesso con lui”.
Macron ha usato il termine difficile da tradurre “emmerder” che potrebbe significare fastidioso ma più aggressivo.
“Quando la mia libertà minaccia la libertà degli altri, sono irresponsabile. Una persona irresponsabile non è più un cittadino”, ha continuato.
La reazione di Macron Gli avversari politici, da destra a sinistra, sono arrivati subito: il presidente è stato accusato di disprezzo per il francese comune e di aver contribuito alla polarizzazione.
Allo stesso tempo, gli analisti francesi interpretano le dure parole contro la piccola minoranza di scettici francesi sul vaccino, appena tre mesi prima delle elezioni presidenziali, come una deliberata strategia politica.
In Francia, dove il 74% degli adulti ha ricevuto almeno due dosi del vaccino, la quinta ondata di infezioni è in piena fioritura. In alcuni ospedali del Paese le unità di terapia intensiva sono piene e il personale di cura è in ginocchio.
Le restrizioni introdotte di recente, come i requisiti per la protezione della bocca all’aperto e il divieto di mangiare e bere sui treni, si applicano a tutti, compresi i vaccinatori. Un sondaggio di opinione condotto dal quotidiano le Figaro Mostra che i due terzi degli intervistati vogliono fornire prove di un vaccino.
Questa settimana tratta Il parlamento francese ha elaborato un disegno di legge per convertire i “passaporti sanitari” in regolari certificati di vaccinazione. La legge potrebbe essere adottata già la prossima settimana.
Il Partito Repubblicano di destra e la candidata presidenziale Valérie Pecresse sostengono la proposta del governo, mentre il radicale di sinistra Jean-Luc Mélenchon e la populista di destra Marine Le Pen si oppongono.
Quest’estate, la Francia ha introdotto i cosiddetti passaporti sanitari, ovvero prove di vaccinazione, infezione da virus corona o test PCR negativo, per poter recarsi in bar, ristoranti o varie strutture culturali.
Il partito di Macron ora vuole togliere la possibilità di un test PCR negativo. Proposte simili sono in discussione in altri paesi europei.
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