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L’introduzione di Stephen Lilja è bella e importante

L’introduzione di Stephen Lilja è bella e importante

Nel 1963, lo scozzese Johnny Symbol eseguì “Mr. bass man” dove doveva insegnare il basso ai membri del coro Do Wob, la cui unica registrazione vocale maschile era “significativa”.

Guardo indietro alla storia La base è spesso associata all’umorismo. Ma ha dato voce al mondo sotterraneo, al diavolo, a Satana e a Dio Padre. È una ricchezza contrastante ben espressa nel primo album di Stephen Lilza, dove racconta motivi italiani e inni inglesi del 17° secolo con la sua voce di basso molto colorata, ben sonora e umoristica. Con l’accompagnamento dell’organista Peter Lonerberg, del teorico Jonas Nordberg e del violoncellista Mime Brinkman, ha fatto apparire il suo strumento come seconda voce di basso dell’album.

Accessori di base per i personaggi di MonteverdeSe i momenti salienti dell’opera sono Nettuno e Caronte. Qui Lilja crea il suo “Ab aeterno ordinata sum”, che almeno è pieno di dinamica vocale quando le fondamenta danno voce all’opera. I colleghi made in England sono stati ispirati dal John Costling di base, che si dice abbia brillato più luminoso degli usignoli del paese. Liljas ora sfida “The Lord is King” di Purcell, dove la voce ha il potere di “sciogliere le colline come cera”.

Migliori Canzoni: “Ab aeterno ordinata sum” e “Il Signore è re”

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